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Vaccini, dal 10 marzo niente asilo per i bambini non vaccinati

Lunedì prossimo, per chi non si presenterà a scuola con il certificato richiesto, applicheremo semplicemente la legge. Negli asili, i bambini sprovvisti di certificato non potranno entrare. Nelle altre scuole, invece, in questi casi è prevista solo una sanzione pecuniaria, e gli alunni potranno entrare lo stesso.

Questo è quanto riporta in una nota l’Associazione Nazionale Presidi (Anp) a margine della scadenza indicata dalla legge Lorenzin: da oggi, domenica 10 marzi, i genitori che non hanno presentato alle scuole la certificazione originale sulle vaccinazioni dei figli vanno incontro alle sanzioni previste dalla legge. 

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Anagrafe vaccini, al via la sperimentazione dell’anagrafe

Tutto pronto, o quasi, per l’anagrafe vaccini che dovrebbe diventare attiva in una prima fase di sperimentazione a partire dalla primavera. 

In pratica le Regioni avranno il compito di trasmettere le informazioni relative ad ogni singolo residente ogni tre mesi: in questo modo l’anagrafe vaccini punta al monitoraggio in tempo reale della situazione vaccinale in Italia. 

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Vaccini e presidi, senza certificazioni Asl niente scuola

Allo stato delle cose, se non verrà presentato all’inizio dell’anno scolastico il certificato di avvenuta vaccinazione della Asl, non potremo permettere la frequenza dei bimbi a scuola, a nidi e materne. Non è possibile far prevalere la nuova circolare Grillo. Per ora, almeno fino all’inizio del nuovo anno scolastico, resta in vigore la Legge Lorenzin: sarà quest’ultima ad essere applicata. 

Questa è la posizione dell’Associazione Nazionale dei Presidi che conferma che in assenza di certificato della Asl, la frequentazione  per i bambini non sarà possibile anche se resterà l’iscrizione. La frequentazione potrà avvenire solo dopo la consegna della documentazione a scuola anche perché i presidi ci tengono a sottolineare di voler seguire le leggi in vigore. 

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Vaccini, l’appello dei medici al Parlamento

Fanno discutere i due emendamenti presentati da Lega e M5S al dl milleproroghe che spostano di un anno, al 2019-2020, il divieto di accesso ai servizi educativi per l’infanzia e alle scuole per l’infanzia: di fatto, il prossimo anno, tutti i bambini, anche quelli sprovvisti della documentazione sulla loro vaccinazione, avranno il diritto di accedere alle scuole per l’infanzia visto che l’obbligo slitta al 2019-2010.

 

Soddisfatto il sottosegretario alla Salute, Maurizio Fugatti della Lega, ma a distanza di qualche giorno le polemiche non accennano a placarsi. E dopo la spaccatura all’interno del Movimento 5 Stelle, scendono in campo anche i medici.

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Vaccini a scuola, resta l’obbligo, ma scatta l’autocertificazione

Rivoluzione in vista nelle vaccinazioni obbligatorie, ma soprattutto nelle iscrizioni a scuola: le vaccinazioni obbligatorie previste per andare a scuola da 0 a 16 anni resteranno le stesse introdotte dal precedente Governo, ma i genitori non dovranno portare nessun tipo di documento sanitario a scuola per dimostrare che i figli sono in regola.

 

 

E i controlli? Verrebbero effettuati a campione, ma non ci sarebbe necessità di presentare nessuna certificazione della Asl.

prova, vaccini, no vai

Campagna no vax, la foto choc della campagna contro i vaccini

Campagna choc contro i vaccini: nella nuova campagna contro i vaccini sostenuta dall’associazione veneta no-vax Corvelva lo scatto immortala un bambino ritratto di schiena.

 

Io sono un morto da vaccino di cui non verrai mai a conoscenza. Rinnegato e dimenticato. 

Queste le poche parole che accompagnano la foto del testimonial della campagna choc lanciata dall’associazione in vista della decisione della Consulta sul ricorso al piano vaccinale del governo e ai suoi obblighi entrati in vigore pochi mesi fa. 

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Vaccini, il Veneto di Zaia si allinea alla normativa nazionale

È durata pochi giorni la querelle fra il Ministero della Salute e il governatore del Veneto Luca Zaia: alla fine anche la regione ha sospeso il decreto di moratoria di due anni per l’applicazione delle nuove norme sui vaccini allineandosi alla normativa nazionale.

 

Pochi giorni fa Zaia aveva concesso una moratoria di due anni per la presentazione della documentazione vaccinale da parte dei genitori al momento dell’iscrizione a scuola dei bambini. Oggi è arrivata la sospensione con notevole soddisfazione da parte del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin certa del fatto che non sia possibile avere delle “coperture a macchia di leopardo” per non essere esposti al “rischio di epidemie, mettendo a repentaglio la salute dei singoli e della collettività, diritti che entrambi sono tutelati dalle buone politiche vaccinali” come ricorda l’Ordine dei Medici Nazionale, Fnomceo, e di Venezia che aveva proprio indirizzato una lettera a Zaia.

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Vaccini, ok autocertificazione, ma solo per anno scolastico 2017/2018

Conto alla rovescia per il ritorno dietro i banchi di scuola e soprattutto per il primo anno in cui l’iscrizione al nido o alla materna, per i bambini da 0 a 6 anni può essere effettuata previo obbligo di vaccinazione. 

E visto che i tempi stringono per agevolare scuole e famiglie, il Ministero chiarisce che “in alternativa alla presentazione della copia della formale richiesta di vaccinazione si potrà autocertificare di aver richiesto alla ASL di effettuare le vaccinazioni non ancora somministrate”. Ma solo ed esclusivamente per l’anno scolastico 2017/2018.