Una giornata piena quella di ieri per l’ex Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi: prima il vertice con coordinatori e capigruppo del suo partito per fare il punto sulla debacle delle elezioni; poi le dimissioni di Bondi da coordinatore nazionale, prontamente respinte; infine il summit dei leader del Ppe a Bruxelles.
“Non so se mi ricandiderò”, aveva detto ai giornalisti uscendo da Palazzo Grazioli al termine della riunione con i suoi. Da Bruxelles, invece: “Io premier? Lo escludo”.
Non intende dunque ripetere l’esperienza “del predellino”, ma annuncia nuove proposte politiche. Pochi i dettagli: rientrata l’idea di azzerare l’organigramma del partito sostituendo lo stato maggiore pidiellino, Berlusconi ventila l’ipotesi di un nuovo soggetto politico basato sull’esperienza del Ppe, di cui fa parte anche Casini, nell’intento di coinvolgere il leader centrista “per il bene dei moderati”. In quest’ottica vanno considerate anche le dichiarazioni su Luca Cordero di Montezemolo: “Se scende in politica non potrà che stare con i moderati”. Il leader di Italiafutura infatti aveva fatto sapere, tramite una lettera pubblicata dal Corriere della Sera, che l’associazione, nata alla scopo di presentare analisi e proposte concrete riguardo la situazione critica in cui versa il Paese, potrebbe entrare in politica nel 2013 e che lui potrebbe non esserne il candidato da presentare alle elezioni.