E’ ancora scontro all’interno dei partiti sul ddl anticorruzione. Pd, Udc e Idv vorrebbero che si accelereri e che il governo metta la fiducia sul disegno di legge, mentre il Pdl frena sostenendo che non è necessario. Per il ministro della Giustizia Paola Severino, “è prematuro parlarne“. Per il presidente della Commissione Giustizia al Senato Filippo Berselli, del Pdl, il testo dovrebbe arrivare nell’aula di Palazzo Madama entro il 15 ottobre, quindi “non c’è alcun motivo per porre la fiducia“, ha detto. Secondo il segretario del Pd Bersani, il governo può riuscire a portare a termine il ddl anticorruzione: “Si è capito chi non lo vuole, bisogna vedere se il sistema si arrende alla volonta di qualcuno, io spero di no” ha affermato.
Dello stesso avviso Pierferdinando Casini dell’Udc, che ha dichiarato: “Il governo metta la fiducia su anticorruzione, apparirà chiaro chi contrasta la legge e chi vuole vararla.” Per l’Idv, la lotta alla corruzione va fatta con l’introduzione del reato di autoriciclaggio, il ripristino del falso in bilancio, “intervenendo su incandidabilità e decadenza dei corrotti da ruoli di rappresentanza politica elettiva, inasprendo le pene, bloccando la corrosione della prescrizione e, soprattutto, mantenendo fermo il reato di concussione per induzione che ora vogliono togliere” hanno affermato il leader Antonio Di Pietro e il senatore Luigi Li Gotti.
Sallusti, Napolitano commuta la pena
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha firmato il decreto per commutare al direttore del