Tornano gli scontri ad Atene, dove è stato indetto uno sciopero generale per la seconda volta in un mese, la quarta dall’inizio dell’anno, contro i tagli imposti dalla Troika (Ue, Bce, Fmi) per cercare di risanare il Paese. Oggi un manifestante di 66 anni è stato colpito da un infarto mentre gli agenti in tenuta antisommossa lanciavano gas lacrimogeni in risposta alle bottiglie molotov lanciate da alcuni dimostranti. L’uomo, un lavoratore marittimo iscritto al Paime, il sindacato vicino al Partito comunista di Grecia, è stato subito soccorso, ma è poi morto durante il trasporto in ospedale. Nei disordini odierni sono rimaste ferite altre cinque persone, tra cui due agenti, e vi sono stati 50 arresti.
Si sono verificati alcuni momenti di tensione anche nella centrale piazza Syntagma, che si affaccia sul Parlamento, quando alcuni dimostranti incappucciati hanno lanciato molotov contro le forze dell’ordine, che hanno risposto con i lacrimogeni. Piccoli scontri si sono verificati anche nelle strade adiacenti il centro della capitale, mentre nei pressi del boulevard Vassilisa Sofia, un gruppo di manifestanti ha riconosciuto il deputato di Syria Lazafani, attaccandolo: “Non state facendo nulla nemmerno voi, andatevene tutti”. Per la protesta si erano riversate nelle strade della capitale greca 25 mila persone, e 15 mila a Salonicco.La protesta ha mobilitato tutte le categorie di lavoratori: dipendenti pubblici, giornalisti, medici e lavoratori delle navi e dei traghetti. Ad Atene la metro si è fermata e i tassisti sono in sciopero, mentre rimangono fermi gran parte dei trasporti.