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Sedicenne stuprata da due ragazzi, il video finisce al fratello

Sedicenne stuprata da due ragazzi, il video finisce al fratello

Una studentessa italiana di 16 anni è stata stuprata da due giovani nordafricani che hanno dapprima ripreso con i telefoni cellulari gli abusi e poi hanno ben pensato di far girare il video tra i loro amici. Il caso ha voluto che il filmato dello stupro della 16enne giungesse, però, al fratello di lei che, una volta riconosciuta la sorella, ha raccontato la vicenda ai suoi genitori. Immediata e inevitabile la denuncia nei confronti dei due ragazzi, un 17enne e un 18enne residente a Conegliano.

Il giudice Silvio Maras ha rinviato a giudizio il 18enne, mentre per l’altro ragazzo si attende la decisione della Procura dei minori di Venezia. Tuttavia molte sono le zone d’ombra di questa storia, parallelamente all’angoscia di due genitori che si chiedono che cosa abbiano sbagliato. I fatti hanno avuto luogo tra settembre e dicembre del 2011. La 16enne era legata ad un ragazzo magrebino che ad un certo punto decide di lasciarla. Entrano così in gioco due amici di lui che, apparentemente, si offrono di aiutarla dicendole: “Noi ti corteggiamo, così lui si ingelosisce e torna insieme a te”, il tutto in cambio di un rapporto sessuale orale.

Lei ci sta e tutto sembra andare secondo i piani con i due che le fanno una corte assidua, ottenendo in cambio ciò che volevano. Tuttavia, a quell’incontro ne seguono altri. I rapporti sessuali, in queste volte, sono completi con entrambi, ma non pattuiti. Gli incontri sessuali hanno avuto luogo in un giardino pubblico al tempo isolato. Mentre l’uno faceva sesso con la giovanissima, l’altro li riprendeva con il cellulare. Il filmino è stato poi fatto divulgare dai due tra i loro amici, al fine di vantarsi delle loro prestazioni nella convinzione che nessuno potesse riconoscere la giovanissima di spalle. Il video è però finito sotto gli occhi del fratello della 16enne che, invece, l’ha riconosciuta denunciando poi il fatto ai suoi genitori, due impiegati di Conegliano.

Dopo la denuncia, il pubblico ministero Valeria Sanzari e i suoi collaboratori hanno fatto emergere la verità e contestato ai due stranieri l’accusa di stupro e divulgazione materiale pornografico con minori. Il video è però, nel frattempo, sparito e pertanto la seconda accusa è venuta meno. Nel processo i genitori della minorenne si sono costituiti come parte civile.

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