Una donna nella Cina orientale ha torturato il marito per tre giorni, lo ha ucciso e poi ha cotto il suo cadavere al fine di coprire le sue tracce, secondo quanto riferito dai giornali locali. La donna, non identificata, ha ammesso il suo crimine efferato dopo aver aggiunto che lei e la sua figlia hanno sofferto mesi di abusi da parte dell’uomo.
La donna ha smembrato il marito violento con una sega a mano e lo ha bollito dopo averlo torturato, togliendogli cibo e acqua, e picchiato, secondo quanto segnalato da Anhui News. Nel tentativo di nascondere le prove che dimostravano che aveva ucciso il marito, ha poi deciso di bollire il suo corpo in una pentola a pressione, emerge nel rapporto di polizia.
Non emergono però dettagli sul come la donna si sia poi liberata della carne cotta del marito ucciso. Il fardello psicologico del reato è stato troppo però da sopportare e le ha fatto perdere 6,3 chili di peso, racconta la polizia.
Un ufficiale di polizia nella provincia di Anhui Lu’an, dove è avvenuto l’incidente, ha confermato il caso ma non ha voluto fornire ulteriori dettagli in merito alla vicenda.