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Sesso scontato per i disoccupati, l’iniziativa di un bordello tedesco

Sesso scontato per i disoccupati, l’iniziativa di un bordello tedesco

In tempi di crisi si fa quel che si può e anche la Germania non è da meno. Così negli ultimi 5 giorni di ogni mese i disoccupati di Wuppertal, nel Nordreno-Westfalia, potranno recarsi in un bordello locale ed usufruire di uno sconto del 30% per le prestazioni con le ragazze che vi lavorano. A rendere nota la bizzarra iniziativa, in un’intervista al giornale domenicale Bild am Sonntag (BamS), è stata Denise Tausch, 28 anni, che gestisce “Lust Oase”, l’oasi del piacere. La donna ha assicurato che, dal 27 al 31 di ogni mese, ogni disoccupato o indigente per mezzora potrà usufruire delle prestazioni di una prostituta pagando soltanto 35 euro, anziché 50 come richiesti agli altri clienti, previa presentazione del tesserino dell’Ufficio del lavoro.

Denise ha anche cercato di spiegare le esatte motivazioni che l’hanno spinta a intraprendere l’iniziativa. Innanzitutto, come da ella stessa dichiarato, il suo bordello si trova in una zona alquanto svantaggiata da un punto di vista economica. Ivi, infatti, la maggior parte degli uomini vive grazie agli Hartz IV, una sorta di assegno di disoccupazione o indigenza.  “Con questa iniziativa vogliamo incoraggiare questo gruppo di persone a venire più spesso”, ha precisato Denise sottolineando che gli uomini “non cercano solo sesso, ma anche tenerezza e la possibilità di parlare con una donna. Tutte cose che possono senz’altro aiutare una persona che ha difficoltà nella vita”.

Sebbene l’offerta non sia ancora partita (gli sconti partiranno martedì prossimo), diverse sono state le chiamate di approvazione che la Tausch ha ricevuto, soprattutto da parte di uomini in precarie condizioni economiche, ragion per la quale presto lo sconto potrebbe essere esteso anche ad altre categorie di persone. L’iniziativa non è dispiaciuta nemmeno alle ragazze che lavorano nel bordello dal momento che esse guadagneranno comunque gli stessi soldi sia per le prestazioni normali che per quelle da discount. Dichiara la titolare: “Riceveranno gli stessi soldi, chiunque sia il cliente, un lavoratore o un disoccupato. Il minore guadagno dovuto allo sconto va solo a mio carico”.

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