Il popolo italiano, da sempre considerato emblema di “passionalità“ e “capacità di seduzione”, mostra in realtà alcune lacune in materia sessuale, soprattutto fra i soggetti più giovani. Questo è quanto emerge da un sondaggio realizzato dal progetto “Scegli tu” nel gennaio 2012 e al quale hanno risposto mille giovani di 3 grandi città come: Milano, Roma e Napoli. Ebbene, i risultati hanno messo in luce gravi carenze, dimostrando come oltre la metà dei giovani italiani ignori le regole basilari della sessualità consapevole. Secondo il 51% degli intervistati (aventi un’età media di 17 anni e vantando già dai 2 ai 6 partner avuti) la doppia protezione, ovvero pillola e preservativo sarebbe del tutto inutile, mentre addirittura il 71% del campione si affida alla fiducia nel partner per sentirsi al riparo dalla trasmissione di malattie sessuali. Non finisce qua: la ricerca ha svelato che il 28% dei ragazzi adotta meno precauzioni dopo la ‘prima volta’, il 54% si affida alla contraccezione d’emergenza (con un significativo aumento nel 2011 del +4% del ricorso alla pillola del giorno dopo) e il 59% al coito interrotto. Per grandi numeri ciò starebbe a significare che circa 180 mila adolescenti avrebbero avuto nel corso dell’ultimo anno almeno un rapporto sessuale privo di protezione.
Di fronte a questo scenario, il direttore del Centro di ginecologia del San Raffaele di Milano, Alessandra Graziottin, ha metaforizzato la faccenda asserendo che “un adolescente su 2 si mette alla guida della sessualità senza conoscere il ‘codice della strada’”. Così è nata l’iniziativa di pubblicare sul sito sceglitu.it per medici, educatori e genitori, il cosiddetto “patentino dell’amore sicuro“, un opuscolo che, analogamente ad un comune manuale della scuola guida, si compone di una prima parte dedicata alla teoria ed una seconda con i quiz per mettersi alla prova, conteggiando poi i risultati conseguiti in base ai punti raccolti.
“I giovani sono pieni di false convinzioni. Il 27% crede che la pillola sia adatta solo alle maggiorenni, il 23% pensa che la visita ginecologica sia impossibile per una ragazza vergine. Per questo noi riteniamo che coinvolgere tanto i maschi quanto le femmine sia determinante per promuovere una vera e propria ‘alfabetizzazione’ alla salute e alla promozione di stili di vita corretti, anche in campo riproduttivo e sessuale. Una consulenza contraccettiva appropriata rappresenta un fondamentale intervento di prevenzione, tanto più efficace quanto più personalizzato sull’interlocutore. Per questo iniziative come il ‘patentino’, che parlano la stessa lingua dei giovani, sono vincenti” ha asserito il presidente della Società italiana di ginecologia e ostetricia, Nicola Surico.
“È importante che uno strumento dedicato ai giovani arrivi anche agli adulti che con loro si relazionano , non solo per condividere un linguaggio comune ma anche perché tenere in mano un opuscolo aiuta ad aprirsi meglio, stimola a far domande, crea più facilmente la discussione, con tempi di conversazione e di ascolto più efficaci” ha, invece, aggiunto Chiara Micheletti, psicologa e psicoterapeuta dell’Università Bocconi di Milano.