Francesco Schettino – il comandante della Costa Concordia – libero dagli arresti domiciliari, vorrebbe essere ospite in TV per poter parlare del naufragio al largo dell’isola del Giglio, che ha causato la morte di 32 persone.
Secondo quanto reso noto dai suoi avvocati, Schettino, però, concederà delle interviste solo a determinati gruppi editoriali, con una base di offerta che parte da 50 mila euro circa. Questo è, infatti, il prezzo chiesto da Schettino per accettare “la proposta di un canale televisivo e di un settimanale“, prezzo che potrebbe salire con lo share e a seconda delle offerte che riceverà in settimana. Tutte le proposte per un’intervista che arriveranno verranno valutate “nell’interesse del cliente“, queste le parole dell’avvocato Paolo Bastianini che aggiunge:
“Inutile correre fino a Meta di Sorrento: Schettino non uscirà di casa e non parlerà. Chiunque andrà, rimarrà davanti alla porta. È chiaro che il pagamento avverrà solo se l’esclusività dell’intervista sarà mantenuta. Non esistono patti siglati. C’è tempo una settimana: non sono un grande esperto di contrattazioni di questo tipo, ma vogliamo ottimizzare, massimizzare l’interesse del comandante Schettino, in modo che le due esclusive escano insieme, cosicché nessuna sminuisca l’altra. Dopo parlerà a ruota libera con tutte le testate giornalistiche“.
La trattativa, dunque, è ancora in corso, mentre Schettino resta con porte e finestre chiuse nella sua casa di Vico San Cristoforo e non risponde al telefono.
Intanto, il procuratore di Grosseto, Francesco Verusio, riabisce “la forza del nostro impianto accusatorio. Abbiamo espresso parere favorevole alla fine dei domiciliari, solo perché sarebbero comunque scaduti il 13 luglio. Il gip Montesarchio ha, però, accolto la nostra richiesta dell’obbligo di dimora“.