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Saldi 2012, cinque consigli per il giusto acquisto

Saldi 2012, cinque consigli per il giusto acquisto

La crisi c’è e si fa sentire. Ma sebbene gli italiani spenderanno sicuramente meno soldi per acquistare scarpe e vestiti rispetto allo scorso anno, per coloro che comunque si dedicheranno allo shopping in saldi è utile tenere presenti poche ma fondamentali regole per evitare di incappare in acquisti sbagliati o farsi comunque assalire, erroneamente, dalla frenesia dell’acquisto. Pietro Giordano, segretario generale dell’associazione consumatori Adiconsum, spiega come sia possibile per l’acquirente cercare di tutelarsi. Ecco, con le sue parole, le cinque regole fondamentali suggerite da Giordano:

  • Verificare che sull’oggetto in saldo sia sempre riportato il prezzo d’origine non scontato, la percentuale di sconto applicata e il prezzo finale.
  • Diffidare dagli sconti troppo alti, un buon saldo è intorno al 35-40% e non può mai arrivare al 60-70%. Il rischio è quindi quello che se il prezzo sia troppo basso il negoziante con l’occasione abbia tirato fuori tutte le rimanenze dei magazzini.
  • I negozianti che accettano pagamenti con bancomat o carte di credito, ed espongono il relativo logo, devono accettare i pagamenti elettronici anche durante i saldi.
  • Si può sempre cambiare la merce difettosa, ma non si può sostituire il prodotto se si cambia idea sul colore o sul modello, ovviamente occorre conservare lo scontrino.
  • Per quanto riguarda i saldi online, questi possono arrivare anche al 70-80%, dato che si saltano tutte le intermediazioni che incidono sul prezzo del bene acquistato in negozio.

Per quanto riguarda lo shopping online i vantaggi sono risaputi e sicuramente più duraturi rispetto ai saldi estivi o quelli invernali. In rete, infatti, le occasioni su vestiti, scarpe, ma non solo, fruttano tutte l’anno, ma siccome anche internet la stessa rete deve adeguarsi gli sconti sembrano essere ancora più eccezionali e degni di essere presi in considerazione. Senza considerare il fatto che la merce arriva a domicilio e che spesso è possibile provarla e cambiarla, qualora si rendesse necessario.

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