Ottocento chilometri da percorrere sono tanti per incontrare un uomo. La cosa risulta ancora più eclatante se pensiamo che protagonista della storia in questione è una ragazza di 13 anni che guida la macchina di suo fratello – presa in prestito senza permesso, ovviamente – per incontrarsi con un ragazzo conosciuto sul web e che mai aveva incontrato prima. Ecco quanto era disposta a fare Annette Elizabeth Robinson di Cypress, Texas, per incontrare un ragazzino di 12 anni, che aveva conosciuto giocando con la Xbox su Internet, secondo KHOU-TV.
Giovedì scorso, Annette ha deciso, in nome del vero amore, di superare le barriere della virtualità e ha rubato la carta bancomat di sua madre, è uscita furtivamente dalla finestra della sua camera da letto, e si è messa al volante della Nissan Versa di suo fratello, secondo Kriv-TV. La ragazzina ha viaggiato a nord percorrendo l’Arkansas per raggiungere il suo piccolo grande amore, Dylan, a Nashville, Tennessee.
La madre di Elizabeth, Tressa, ha iniziato a notare alcuni cambiamenti nella figlia adolescente poco prima della sua follia. “Ha iniziato a stare nella sua camera da letto di più, isolandosi da noi e aveva sempre l’auricolare alle orecchie, era sempre a parlare”, ha dichiarato la madre alla stazione TV. Quando poi suo padre si è deciso a togliere la Xbox alla figlia, vededola troppo distante dalla realtà, la 13enne si è decisa a compiere il viaggio verso il suo amato. Si trovava a circa 50 miglia di distanza da Nashville, quando la polizia locale l’ha arrestata. Thomas Gilliland, portavoce dell’Ufficio dello sceriffo della contea, ha detto al Houston Chronicle di essere stato colpito dal fatto che lei era in grado di guidare per così tanto tempo senza essere scoperta, pur essendo ancora distante ben 3 anni, come età, dall’ottenere la patente di guida.
Elizabeth è stata trattenuta in custodia fino a quando i suoi genitori sono arrivati. Una volta raggiunta Elizabeth, i suoi genitorihanno deciso di organizzare un incontro con Dylan per accontentare la loro figliola ed evitare che potesse compiere altre pazzie.