Le gallerie sull’A/20 erano state tenute d’occhio fin da un po’ di tempo a questa parte, in quando c’erano diversi elementi che facevano pensare a carenze strutturali e nei materiali, che hanno provocato in due diversi incidenti nel 2006 e nel 2011 il ferimento di diverse persone, due delle quali scampate alla morte per miracolo. Per questo motivo le due gallerie sono state posto sotto sequestro dalla Procura di Messina: per un serio ed immediato pericolo di crollo.
Il procuratore di Patti, in provincia di Messina, Rosa Raffa si è occupata delle inchieste riguardanti i due incidenti del 2006 e del 2011 e ciò le ha dato l’imput per cominciare le indagini sulla condizione delle due gallerie. Ha quindi notificato 8 avvisi di garanzia per attentato alla sicurezza stradale nei confronti di 6 commissari e 2 tecnici del Consorzio autostrade siciliane, su disposizione della Procura e del Giudice per le Indagini Preliminari Onofrio Laudadio.
Da domani verranno apposti i sigilli quindi alle gallerie di Tindari e Capo d’Orlando, nella direzione Palermo-Messina. I controlli del caso, preliminari indispensabili ai provvedimenti di avviso di garanzia, sono stati eseguiti da un professionista del Politecnico di Torino e di Cosenza, che ha confermato la mancanza di sicurezza dovuta alla scarsa manutenzione del tratto, che comprende le autostrade fra Acquedolci e Falcone (in provincia di Messina).
Secondo le indagini tali mancanze sarebbero tanto più gravi, non solo per la sicurezza dei cittadini in viaggio su queste tratte, ma anche per il fatto che gli investimenti per la manutenzione e miglioramento di quelle strade e gallerie era ridotto appena al 35% di quanto riscosso con i pedaggi. Pertanto appare chiara l’intenzione di lucrare in mala fede sulla sicurezza dei viaggiatori. Una triste storia a cui i siciliani sono purtroppo abituati e che non sono nuovi a constatare nella provincia di Messina, sebbene solitamente questo genere di imbrogli venga fatto a livello cittadino piuttosto che sulle autostrade.