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Ricercato fuggitivo entra su Facebook per “trollare” lo sceriffo

Ricercato fuggitivo entra su Facebook per “trollare” lo sceriffo

Se si sta rischiando l’arresto, provocare la polizia che ci sta alle calcagna di certo non è una buona idea. Un ragazzo, però, era così arrabbiato per essere stato nominato “mostro della settimana” sulla pagina Facebook dello sceriffo, che si è collegato in rete per ‘trollare’ il gendarme. Dopo che la sua foto è stata esposta sul social network da parte dello sceriffo della contea di Jefferson, in Alabama, Dustin McCombs, accusato di stupro, ha iniziato a schernire i suoi inseguitori e ha finito per mettere in piedi una guerra esilarante di commenti.

L’attività di trolling, messa in pratica in rete prevede degli atteggiamenti provocatori, che in questo caso lo stupratore ha voluto riservare allo sceriffo. Questo è il primo caso di trolling attuato nei confronti di un esponente della legge. “Meno male che mi sono trasferito fuori dallo Stato“, ha scherzato McCombs, usando il suo vero nome. La persona che controllava la pagina ha cercato di persuadere McCombs ha scusarsi e tornare sui suoi passi, come ha segnalato anche il quotidiano Buzzfeed. Il giovane, però, ha rifiutato di comunicare privatamente con l’email, inserendo sulla bacheca pubblica dello sceriffo dei messaggi in cui sosteneva di essere innocente e che si sarebbere arreso solamente in presenza di un avvocato. Da qui, è seguita una ridicola battaglia di commenti e di insulti da parte di McCombs, il quale ha scritto: “Mi diverte prenderli in giro, in quanto non sanno dove sono realmente”. 

Lo sceriffo ha semplicemente intimato al ragazzo di tacere e di smetterla con questa pagliacciata, in quanto Facebook non è il luogo appropriato per discutere di queste cose e soprattutto di dibattere delle accuse mosse verso di lui. McCombs è stato arrestato successivamente in Ohio, non appena gli agenti delle forze dell’ordine sono riusciti a risalire al suo indirizzo IP.

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