Il sindaco di Firenze Matteo Renzi è intervenuto ieri, acclamato da una folla di duemila persone, alla festa del Pd di Sesto S.Giovanni, l’ex Stalingrado d’Italia, alla periferia di Milano, ed è subito partito all’attacco del Pdl: “Se andiamo alle elezioni li asfaltiamo“, ha affermato, spiegando poi che “Berlusconi non farà cadere il governo perchè al centrodestra conviene stare dove sta e ha paura delle elezioni. Al massimo chiederà ai suoi ministri di dimettersi per poi riconfermarli“. Il sindaco ha parlato anche dell’imminente voto in Giunta per le elezioni del Senato sulla decadenza da senatore dell’ex premier: “L’ipotesi di salvarlo non esiste. Se anche qualche furbastro ci provasse, ma non credo, ha una condanna definitiva con l’interdizione”.
Renzi ha poi affrontato il tema del prossimo congresso del Pd, che lo vede candidato a segretario, affermando: “Dovremmo essere bravi noi a parlare di proposte concrete, e sarà facile perchè Gianni Cuperlo è una persona seria e anche Pippo Civati. L’ultima volta abbiamo perso le elezioni mettendoci a disquisire di giaguari e di tacchini. Questo ci ha costretto alle larghe intese. Voglio un Pd che sappia comunicare e comunicare bene, altrimenti si perde”. Della decadenza di Berlusconi aveva parlato ieri anche il segretario del Pd Guglielmo Epifani, che, intervenendo alla scuola di politica del partito, a Cortona, aveva ammonito il centrodestra: se provocherà la crisi di governo “se ne assumerà la responsabilità, non stacca la spina al governo ma al Paese“.
Il leader democratico ha poi parlato della data del congresso del partito, tema molto caro al sindaco di Firenze, dicendo che “entro questa settimana il tema sarà affrontato, discusso e spero anche deciso”. E sempre del futuro politico del Cavaliere ha parlato anche il capogruppo Pdl al Senato Renato Schifani, intervenendo alla trasmissione “In mezz’ora”: “Berlusconi? E’ evidente che si voglia arrivare alla rottura. Secondo me, il Pd vuole andare a votare e vuole la crisi di governo. Sono pessimista sul destino del governo e mi auguro che ciò non avvenga perchè mi interessa la stabilità del governo e del Paese. Con le elezioni si porterebbe il Paese al baratro” ha dichiarato. E’ scontro anche sulla richiesta di voto palese quando la questione della decadenza di Berlusconi approderà nell’aula del Senato, richiesta avanzata inizialmente dal M5S e poi fatta propria anche dalle altre forze politiche, cui però il Pdl si oppone.
Sempre Schifani ha ammonito: “Nessuno avalli blitz per modificare il regolamento sul voto segreto“. Dal Pd, il capogruppo al Senato Zanda aveva inizialmente confermato l’intenzione del suo partito di chiedere il voto segreto, ma poi il segretario Epifani ha un pò frenato, dicendo: “Deciderà chi deve decidere, l’importante è votare secondo la legge e secondo coscienza”. Mentre il leader del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo, sul suo blog, ha attaccato: “Nel segreto dell’urna tutto può succedere. I pdmenoellini hanno fucilato Prodi dietro a una tendina e sono pronti a ripetere le gesta in ogni momento per salvare il loro caro leader Berlusconi“.
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