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Rapina in villa a Recanati: il proprietario spara e uccide il rapinatore

Rapina in villa a Recanati: il proprietario spara e uccide il rapinatore

Ennesimo tentativo di rapina in villa finito in tragedia. È morto durante un tentativo di furto Marsel Myfatari, il 27enne albanese raggiunto da un colpo di pistola alla testa sparato dal proprietario dell’abitazione in cui stava cercando di entrare, in Contrada Ricciola di Recanati.

Secondo le prime ricostruzioni il fatto è accaduto nella notte tra il 25 ed il 26 dicembre, intorno alla mezzanotte.  Tre individui armati di mazze si sono introdotti nella dependence  di una villa in Contrada Ricciola a Recanati, sulla strada che conduce verso Castelfidardo. Nella casa, in quel momento, si trovava solamente  il proprietario , Stefano Terrucidoro, 60 anni, consulente finanziario. L’uomo dormiva ed è stato svegliato da diversi rumori sospetti.   Difatti i rapinatori, avevano già praticamente ultimato la rapina, prendendo tutto quello che gli era capitato tra le mani.

I tre malviventi avevano riempito una valigia piena di preziosi e quadri di discreto valore , erano quasi pronti a darsi alla fuga. Uno di loro però, con una mazza, ha colpito una finestra che andando in frantumi  ha svegliato il proprietario di casa. L’uomo, impaurito, ha immediatamente  preso la sua pistola, una Smith & Wesson, regolarmente detenuta, ed ha sparato nella direzione della finestra dalla quale proveniva il rumore. Il colpo esploso ha colpito alla testa uno dei tre rapinatori, un ragazzo albanese  di 27 anni, Marsel Myfatari, da poco in Italia e senza precedenti.

Subito dopo lo sparo,  mentre gli altri due malviventi si erano già dati alla fuga,   il proprietario della villa ha dato l’allarme e chiamato forze dell’ordine. Al loro arrivo i carabinieri hanno trovato solamente il rapinatore colpito riverso a terra. L’uomo è stato trasportato all’ospedale regionale di Torrette dove è  morto poco dopo. Sul posto, sono dovuti intervenire anche i vigili del fuoco, visto che era particolarmente difficile perlustrare l’area di campagna che risultava estremamente buia.

 I carabinieri sono ora sulle tracce dei complici dell’albanese morto, probabilmente tutti membri di una stessa banda dedita a furti e rapine in abitazioni nella zona.  Le indagini sono condotte dei carabinieri della Compagnia di Civitanova e del Reparto Operativo di Macerata, coordinate dal Sostituto Procuratore Andrea De Feis.

 

 

 

 

 

 

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