Una donna è venuta a conoscenza della morte del figlio tramite un messaggio che la polizia le ha inviato su Facebook. La vicenda ha avuto luogo negli Stati Uniti. Il giovane, figlio di Anna Lamb-Creasy è morto lo scorso 24 gennaio a Clayton, in Georgia. La donna lo ha cercato per giorni, tra carceri e ospedali, lanciando anche disperati appelli sulla propria bacheca Facebook.
Circa un mese dopo la scomparsa del figlio, la donna ha dato un’occhiata nella casella altro del proprio profilo Facebook. Qui trova un messaggio da parte della polizia nel quale le viene comunicata la morte del figlio. Il messaggio non è stato però inviato dall’account ufficiale della polizia, bensì da quello privato di un agente. Essendo il messaggio stato inviato da una persona non amica, esso è finito nella casella “Altro” di default; difatti, la donna, inizialmente ha pensato che si potesse trattare di spam.
La polizia ha poi fatto sapere di non essere riuscita in nessun modo a mettersi in contatto con la donna per informarla della perdita, sebbene rimanga curioso il fatto che il messaggio sia stato inviato dal profilo privato di un agente e non dall’account ufficiale della polizia. Anna, a tal proposito, ha dichiarato: “Mi hanno detto che hanno fatto del loro meglio per raggiungermi. Ma ne dubito. Lavoro da 13 anni nello stesso posto. Avrebbero potuto trovarmi”.