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Ragazza pakistana costretta con la violenza alle nozze: arrestati padre e marito

Ragazza pakistana costretta con la violenza alle nozze: arrestati padre e marito

Una versione che se non fosse per la sua tremenda crudeltà potrebbe ricordare la storia di “Romeo e Giulietta”, seppur aggiornata ai giorni nostri. Difatti, due pakistani , padre e neosposo, sono stati arrestati con l’accusa di aver sequestrato e picchiato la figlia del primo, per costringerla a sposare per l’appunto il suo connazionale.

La triste vicenda è accaduta nell’hinterland milanese. Questa l’incredibile storia. La giovane era stata costretta dal padre a sposare un suo connazionale visto solo in foto, amico di famiglia. Nonostante che la ragazza di origini pakistane, ma ormai “milanese” da 12 anni, non era d’accordo con l’unione il matrimonio si celebrò lo stesso.

Ma subito la giovane ha tentato di ribellarsi. Difatti, secondo quanto affermato dal neosposo, la moglie si “concedeva” controvoglia al marito, quest’ultimo ha così deciso di rivolgersi al padre della sposa, il quale  ha  risolto la vicenda ricorrendo alla violenza.

Infatti, ha prima picchiato la figlia, poi le ha tolto il cellulare, infine l’ha rinchiusa in casa. Tutto ciò oltre che per punirla, anche per impedirle di avere qualsiasi contatto con il mondo esterno. Tutto questo è continuato fino al 31 ottobre scorso, quando la ragazza è riuscita a recapitare un biglietto con la richiesta d’aiuto ad un suo amico, che stando alle prime indiscrezioni era anche l’uomo di cui era veramente innamorata. Per riuscire a contattarlo la “sposa” aveva lanciato un biglietto dalla finestra.

Proprio grazie a questo il suo “sposo negato” è riuscito a capire la situazione, ed ha convinto la giovane a calarsi giù dal balcone per raggiungere le forze dell’ordine.

Così ieri mattina, con l’accusa di violenza sessuale, gli agenti della Squadra Mobile di Milano hanno eseguito un provvedimento di custodia cautelare in carcere nei confronti sia del 25enne marito, sia  del 50enne padre della ragazza.

A quest’ultimo è stato inoltre contestato il concorso in violenza sessuale. Gli inquirenti sono riusciti a ricostruire l’intera vicenda sia con le testimonianze degli amici, sia dopo che le visite mediche hanno evidenziato i segni delle violenze sul corpo della ragazza.

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