Ieri è stata una giornata drammatica per i mercati finanziari, che con un massiccio attacco ai titoli italiani, con un tardivo ed inutile intervento della Bce, ha visto il precipitare dei mercati. La Borsa di Milano è stata una di quelle che più ha viaggiato sulle montagne russe, prima un drastico calo e poi nell’alto dei cieli grazie alle voci di imminenti dimissioni del premier. I Btp hanno ripreso fiato, ma Berlusconi ha smentito ed i Titoli del tesoro sono crollati nuovamente. Infine però Piazza Affari chiude in positivo, sebbene il differenziale fra i Bund tedeschi resta a livelli di guardia: ben oltre i 487 punti.
Dunque la borsa italiana riesce a chiudere a +1,32%, unica ad essere in positivo in europa. Risulta evidente, nonostante la reazione alla smentite dimissioni del premier, che l’Italia sta andando verso una fase nuova e sebbene l’incertezza per il futuro permanga ci si può fidare che un rischio default sia decisamente allontanato. I titoli governativi però continuano ad essere oggetto di attacchi speculativi, infatti ieri sera i rendimenti dei decennali hanno raggiunto dei record storici ed hanno toccato il 6,67%.
Gli spread hanno aggiornato diverse volte i record nel corso della seduta ed hanno raggiunto un massimo di 491 punti. All’inizio le voci di dimissioni di Berlusconi erano state diffuse dal sito del “Foglio“, testata editoriale di Giuliano Ferrara. Durante la prima mattinata di ieri avevano avuto un effetto bomba sui titoli di stato italiani, che poi hanno seguitato a calare dopo la smentita del premier. Secondo il giornale il Presidente del Consiglio seguirà l’esempio del presidente greco Papandreou e dopo la fiducia opterà per il tanto atteso “passo indietro“.
“Da due direttori di testate riconducibili direttamente o indirettamente al Presidente del Consiglio, Franco Bechis e Giuliano Ferrara, ci si aspetterebbe più prudenza, stanti gli effetti che le loro parole possono avere sull’andamento dei mercati finanziari” ha detto il deputato di Futuro e Libertà Aldo Di Biagio. Che ha quindi chiesto alla Commissione competente di valutare eventuali illeciti legati all’aggiotaggio.