Un peschereccio della marineria di Mazara del Vallo (Trapani), è stato sequestrato nella tarda serata di ieri pomeriggio da una motovedetta egiziana e dirottato nel porto di Alessandria. Si tratta dell’ “Artemide”, di proprietà degli armatori Salvatore e Matteo Bono. A bordo un equipaggio di sette uomini, quattro italiani e tre tunisini per un’imbarcazione del peso di 170 tonnellate. L’unità egiziana ha abbordato il motopesca per un controllo a circa 25 miglia da Alessandria e ha poi ordinato al comandante di fare rotta verso l’Egitto. Del caso si sta occupando l’ambasciata italiana al Cairo. Il rilascio, secondo quanto si apprende, potrebbe avvenire in tempi rapidi. Lo scorso 26 luglio gli egiziani avevano sequestrato cinque pescherecci mazaresi (Flori, Eros, Atlantide, Ghibli e Luna Rossa), nel giorno in cui il ministro degli Esteri Giulio Terzi concludeva una visita ufficiale nel Paese. L’immediata attivazione della diplomazia italiana portò in quella circostanza al rilascio dei pescherecci nel giro di 24 ore. La notizia del nuovo blocco è stata data dal deputato regionale Toni Scilla, che ha affermato che il presidente di Federpesca, Luigi Giannini, ha contattato il vice ambasciatore italiano in Egitto, Andrea Orizio, “che ha assicurato – dice Scilla – un tempestivo intervento per scongiurare lungaggini e ulteriori problemi”.