Trending
{"ticker_effect":"slide-h","autoplay":"true","speed":3000,"font_style":"normal"}
Quote latte, perquisite le sedi della Lega a Milano e a Torino

Quote latte, perquisite le sedi della Lega a Milano e a Torino

La Guardia di Finanza di Milano ha perquisito le sedi della Lega Nord di Milano e Torino nell’ambito dell’inchiesta sulle quote latte partita dal crack della cooperativa “La Lombarda”. Gli inquirenti ipotizzano il reato di bancarotta fraudolenta e anche quello di corruzione, perchè si sospetta di versamenti di tangenti a funzionari pubblici e politici per interventi a favore degli agricoltori per ritardare i pagamenti delle quote latte all’Unione Europea. Durante la perquisizione nella sede milanese di via Bellerio erano presenti anche il segretario del Carroccio Roberto Maroni, Umberto Bossi e Roberto Calderoli.

Si era anche diffusa la voce che i tre esponenti leghisti avessero opposto la richiesta di immunità parlamentare alla richiesta di alcuni documenti, ma la notizia è stata seccamente smentita da Maroni, che anzi ha affermato: “Mai chiesta, querelo chi lo afferma”. Il segretario leghista ha inoltre spiegato: “La Lega non c’entra, l’inchiesta riguarda una società che non c’entra niente con la Lega. Non hanno trovato nulla, siamo terzi e quindi la questione è chiusa“. Maroni ha aggiunto inoltre che nessun esponente del Carroccio gli risulta indagato e che non ritiene ci sia un atteggiamento complottistico della magistratura nei confronti della Lega, ma si è detto comunque “meravigliato per questa perquisizione”.

Il pm Maurizio Ascione, titolare dell’inchiesta, ha sentito come persone informate dei fatti anche la segretaria di Bossi, Daniela Cantalamessa, e la segretaria amministrativa della Lega a Torino, Loredana Zola, mentre nelle scorse settimane erano stati sentiti Renzo Bossi e gli ex ministri dell’Agricoltura Giancarlo Galan e Luca Zaia. I finanzieri hanno portato via materiale cartaceo e informativo relativo all’inchiesta iniziata in seguito alla bancarotta della cooperativa di agricoltori milanesi “La Lombarda“, travolta da un buco di 80 milioni di euro, il cui rappresentante legale Alessio Crippa è stato condannato a cinque anni e mezzo per truffa sulle quote latte.

Gli inquirenti avevano poi allargato le indagini su presunti episodi di corruzione, spingendosi fino in Piemonte, dato che nella provincia di Cuneo vi sarebbe il maggior numero di allevatori che negli ultimi anni non hanno pagato le multe sulle “quote latte”. L’europarlamentare leghista Matteo Salvini ha criticato duramente le perquisizioni odierne, affermando: “Maroni è in testa nei sondaggi, la Lega è in crescita, la sinistra che pensava di aver già vinto, inizia invece ad avere paura… E quindi cosa succede? Attaccano la Lega, perquisendo le sedi alla ricerca di qualcosa che non hanno trovato, e che peraltro riguarda una società esterna che non ha niente a che fare con il nostro Movimento“.

Lascia un commento