Era uno dei tanti ragazzi che quest’anno sono alle prese con l’esame di Maturità. Venerdì scorso aveva acceso il computer per cercare i risultati degli esami, ma tra i 5 mila promossi non aveva trovato il suo nome. Un risultato inaspettato e che ha profondamente scosso il ragazzo tanto che, senza attendere i tempi di una verificata, si è tolto la vita. La vicenda è resa ancor più drammatica e sconvolgente dal fatto che il ragazzo non era affatto stato bocciato, ma la sua esclusione dal novero degli studenti promossi è stata causata da un errore informatico.
Il ragazzo (chiamato Ale, nome di fantasia) aveva appena compiuto 20 anni e, a detta dei docenti, era un ottimo studente. In virtù pertanto dell’ottimo curriculum scolastico, il giovane era certo di aver concluso gli studi superiori presso la scuola commerciale professionale di Losanna con successo. Invece si è trattato solo di un errore informatico. Questo secondo quanto asserito da Séverin Brez, responsabile dell’insegnamento post obbligatorio del Canton Vaud. L’errore è dovuto ad un copia-incolla dimenticato da un dipendente amministrativo della scuola causando quindi la momentanea ed erronea bocciatura del ragazzo.
Sembra proprio che lo stesso venerdì il giovane avesse chiamato alcuni dei suoi docenti per chiedere il motivo della sua bocciatura, ma era stato rassicurato dai professori che gli avevano detto che sicuramente c’era qualche errore, chiedendogli di attendere qualche giorno per le opportune verifiche. Tuttavia il 20enne, descritto come molto orgoglioso dei risultati scolastici conseguiti, si è sentito talmente umiliato da non voler più entrare nella sua scuola. Sul caso verrà aperta un’inchiesta. “È una tragedia, vissuta molto male anche dall’impiegato responsabile dell’errore informatico. Anche se in tanti anni di lavoro è la prima volta che mi devo confrontare con un caso tanto grave, è certo che cambieremo le modalità di informazione dei risultati informatici, per evitare altri gesti di disperazione” ha dichiarato Séverin Brez.