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Maturità 2012, al via gli esami orali

Maturità 2012, al via gli esami orali

Archiviate le tre prove scritte (italiano, prova specifica per indirizzo di studio e quizzone), i quasi 500 mila maturandi del 2012 sono alle prese con la parte finale dell’esame di Maturità 2012: quella orale. Più celeri rispetto agli anni precedenti nelle correzioni degli elaborati scritti, le commissioni avvieranno gli esami orali a partire da domani. In alcuni casi, però, gli orali continueranno almeno fino al termine della prima decade di luglio.

I risultati delle 3 prove scritte sono stati pubblicati in quasi tutti gli istituti e i ragazzi cominciano a fare i calcoli su quello che potrà essere il loro voto finale.  Il punteggio dell’esame orale, massimo 30 punti, andrà sommato a quello degli scritti, 45 punti al massimo, e del credito scolastico, massimo 25 punti, per i più meritevoli.

Certo è che coloro che in base al credito e al voto degli esami scritti hanno già raggiunto quota 60 punti, c’è la tranquillità di avere il diploma in tasca. Basta solo sedersi dinanzi alla Commissione per l’orale. In gioco c’è solo il punteggio finale. Gli studenti più bravi potranno anche aspirare al 100 e lode. Ma per raggiungere un tal risultato occorre una carriera scolastica eccellente. Il massimo del credito scolastico, da sommarsi al massimo di tutte le prove d’esame. Insomma, per pochi.

In ogni caso, la formula attualmente in vigore dell’esame di maturità, entrata in vigore 15 anni fa per iniziativa dell’allora ministro della Pubblica Istruzione Luigi Berlinguer, sembra ormai obsoleta, anche per ammissione del suo stesso ideatore:

Serve una revisione radicale della valutazione alle superiori. Quando facemmo la riforma negli anni Novanta l’esame era ridotto a una burletta. Si portavano solo due materie. E così fin dall’inizio dell’ultimo anno i ragazzi erano incentivati a non studiare più tutto il resto. Si era abbassata inevitabilmente la qualità degli studi. Per questo abbiamo reintrodotto tutte le materie dell’ultimo anno. Ma ora è tempo di cambiare. L’esame non funziona più, anche perché “la grande maggioranza dei ragazzi viene comunque promossa. Si spendono tanti soldi per promuoverli praticamente tutti. Servono delle prove nazionali molto distribuite e articolate. E poi una prova finale.

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