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Passera: Italia in ritardo, serve grande patto per la produttività

Passera: Italia in ritardo, serve grande patto per la produttività

Non ha dubbi il ministro dello Sviluppo Corrado Passera: dopo le austere misure del decreto Salva-Italia, al Paese ora serve ”subito un grande patto per la produttività”.

Questa affermazione, che nasce dalla constatazione di un “drammatico ritardo di competitività” dell’Italia rispetto alle altre potenze mondiali, trova favorevoli sia i sindacati che le imprese.

Questa mattina il ministro Passera aveva spiegato:

“In quindici anni abbiamo perso dieci punti di competitività rispetto alla media dell’Europa. La produttività del lavoro più che nelle mani della politica, è nelle mani delle parti sociali. E’ una situazione da affrontare tutti insieme con grande urgenza: il rischio di uscire dal mercato in moltissimi settori è elevato”.

Passera ha dunque lanciato un appello ai sindacati e agli industriali:

“La mia esperienza sia nell’industria sia in banca sia alle Poste mi dice che quando si distribuiscono i sacrifici, il sindacato c’è”.

In serata sono infatti giunte le repliche dei leader dei maggiori sindacati italiani.

Il segretario generale della Cisl Bonanni ha affermato che si tratta dell'”unica via per uscire dalla crisi in questo momento”:

”Un patto sulla produttività lo vediamo molto bene perche’ e’ da quello che risaliremo. Cerchiamo pero’ di capire quali sono le politiche industriali”.

Alla Festa Nazionale Democratica del Pd in corso a Reggio Emilia, Bonanni ha anche indicato le priorità da cui partire: energia e infrastrutture.

Angeletti, leader della Uil, ha sollecitato invece il Governo a “passare ai fatti”, con la detassazione dei premi di produttività:

“E’ apprezzabile la volonta’ del ministro Passera nel proporre un Patto sulla produttività, ma ancora una volta siamo più nel campo dei proclami che in quello dei fatti. Per capire se le intenzioni sono serie, aspettiamo che il Governo dia un segno concreto di questa disponibilità reintroducendo la detassazione dei premi di produttività. Se cio’ non accadrà saremo, ancora una volta, di fronte ad una proposta utile solo al dibattito politico piuttosto che alla crescita del Paese”.

Anche l’Ugl ha espresso parere favorevole, così come Unioncamere, dalla quale arriva la dichiarazione che il patto ”può dare la spinta oggi indispensabile”.

 

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