Josh Powell ha fatto esplodere la sua casa e con sé ha trattenuto anche i suoi bambini. L’assistente sociale ha cercato di allertare le autorità per spiegare quanto stesse accadendo. Elizabeth Grifin-Hall ha fatto una seconda chiamata, rivelando che Powell aveva dato fuoco all’abitazione e che si trattava di un caso di suicidio-omicidio. Josh Powell è stato indagato per la scomparsa della moglie Susan Powell. La donna ha cercato di tirar fuori i ragazzi, ma il padre li ha afferrati e ha sbattuto la porta, impendendo alla donna di salvarli. La signora Griffin-Hall era preoccupata a causa del comportamento di Powell, raccontando al’operatore del 911 che “Nulla di simile è mai accaduto prima -nelle varie visite. Sono davvero scioccata”, aggiungendo: “Riesco a sentire i bambini che piangono, ma non mi fa entrare”. L’assistente sociale sentiva una puzza di gas che fuoriusciva dalla casa e per questo esortava il 911 a mandare immediatamente la polizia. L’operatore, però, le ha risposto che gli agenti vengono mandati solo quando si è di fronte a situazioni pericolose per la vita.
Lo stesso giorno, la sorella dell’uomo, Alina Powell, ha chiamato il 911 per dire che stava ricevendo dei strani dei messaggi da suo fratello via e-mail e sulla segreteria telefonica, che l’avevano terrorizzata. Susan Powell, madre dei bambini, scomparve nel 2009, e recentemente il figlio diceva di aver visto la madre nel bagagliaio della macchina la sera prima della sua scomparsa. Josh ha lasciato un messaggio vocale alla sua famiglia, venti minuti prima di uccidere se stesso e i suoi figli: “Ciao, sono Josh e sto chiamando per dirvi addio. Io non sono in grado di vivere senza i miei figli e non riesco ad andare più avanti. Mi dispiace per tutti quelli ai quali ho fatto del male. Addio”.
Chuck e Cindy Cox, i nonni di Charlie, sette anni e Braden, cinque anni, hanno raccontato di come il nipote parlasse della scomparsa della madre, della quale non si è mai trovato il corpo. “Durante le feste natalizie Chuck mi ha mandato una mail, in cui diceva che uno dei ragazzi gli aveva detto che se fossero andati alla miniera avrebbero trovato la mamma”: queste le parole di Ann Bremner, uno degli avvocati del signor Cox. Il nonno dei bambini, però, è da settembre in carcere, arrestato con l’accusa di pornografia infantile. Josh, dunque, avrebbe organizzato l’omicidio-sucidio probabilmente dopo le continue rivelazioni dei ragazzi.