“L’Italia deve migliorare la produttività mantenendo le dinamiche salariali moderate e deve ridurre la pressione fiscale sul lavoro in modo fiscalmente neutrale”, è questa la ricetta di José Ángel Gurría, segretario dell’Ocse, perché il Paese riesca a rientrare in ritmi di crescita accettabili.
Alla “Conferenza internazionale sulle riforme strutturali in Italia”, organizzata dalla presidenza del Consiglio, Gurría ha presentato un rapporto dal quale si evince che il tasso di crescita della produttività più basso dei Paesi Ocse a partire dal 2000 sia proprio quello italiano.
“Mentre la produttività relativa del lavoro è migliorata in altri Paesi dell’Europa del Sud in seguito alla crisi, tale dato – denuncia il rapporto – è praticamente rimasto invariato in Italia. Questa debole crescita della produttività è generalizzata e colpisce la maggior parte dei settori dell’economia”.
Nel corso del convegno tuttavia, il segretario Ocse si è mostrato compiaciuto per le misure finora adottate dal governo guidato da Mario Monti e ha spiegato che si tratta di provvedimenti che potrebbero far crescere il Pil italiano fino al 4% nei prossimi dieci anni.
“La disoccupazione giovanile, in Italia 3 volte superiore alla media dell’11%, oltre il 35%, non é un numero. Si tratta di sogni spezzati, di perdita della fiducia, a volte di disperazione”, ha sottolineato Gurría, ponendo l’accento sulla necessità di proseguire sulla strada tracciata dal governo Monti per conquistare quel +0,4 di crescita annuo che le sole riforme finora annunciate potrebbero generare se portate a compimento.
Il messaggio di Gurría è stato estremamente esplicito e il fatto stesso che l’abbia ribadito due volte di seguito ne dimostra l’importanza: “No alla tentazione di tornare indietro smontando le riforme compiute“.
“La posta in gioco – avverte il segretario dell’Ocse – non è solo il futuro dell’Italia, ma la costruzione dell’Europa. In questo stanno dando un contributo decisivo“.
Dopo il discorso del presidente del Consiglio, José Ángel Gurría si è complimentato per le “decisioni coraggiose” grazie alle quali si stanno superando “ostacoli che da tempo hanno condizionato la crescita dell’Italia”: “Sono decisioni coraggiose necessarie senza precedenti” ha rimarcato Gurría, per il quale “Monti è l’uomo giusto nel posto giusto nel momento giusto”.