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Nigeria, Boko Haram: “Ragazze libere in cambio di prigionieri”

Nigeria, Boko Haram: “Ragazze libere in cambio di prigionieri”

Abubakar Muhammad Shekau, il capo del gruppo terroristico islamico Boko Haram, ha annunciato in un video che le ragazze rapite in Nigeria saranno liberate in cambio del rilascio di prigionieri appartenenti a Boko Haram. Nel video, della durata di 17 minuti, si vedono un centinaio di ragazze, presentate come le liceali rapite in Nigeria lo scorso 14 aprile, coperte completamente da un velo, mentre pregano recitando il primo capitolo del Corano, in un luogo non identificato. Tre di loro vengono intervistate, e due affermano di essere cristiane convertitesi all’Islam. In tutto erano 276 le studentesse rapite lo scorso mese, mentre si trovavano a scuola, ma una cinquantina di loro erano riuscite a fuggire, e 223 di loro sono ancora disperse.

Il sequestro delle giovani, rapite per poi essere vendute come schiave, aveva provocato indignazione in tutto il mondo, e su Twitter era stata lanciata la campagna “BringBackOurGirls”, a cui avevano aderito tantissime personalità del mondo della politica, dell’arte e della cultura, tra cui anche Papa Francesco e Michelle Obama. Intanto, stando a quanto riportato dalla Bbc online, il governatore dello stato nigeriano del Borneo (dove sono avvenuti i rapimenti) Kashim Settima avrebbe detto di avere informazioni su dove si troverebbero le ragazze, e avrebbe passato ai militari “informazioni di avvistamenti“, precisando di non ritenere “che siano state portate, nel frattempo, in Chad o in Camerun”Reuben Abati, consigliere speciale del presidente nigeriano, ha invece spiegato a Sky News: “Il governo della Nigeria non ha intenzione di pagare un riscatto o di comprare ragazze perchè la vendita di esseri umani è un crimine contro l’umanità”, e ha sottolineato che il governo vuole salvare le ragazze e punire i responsabili.

Il ministro dell’Interno nigeriano Abba Moro ha invece respinto la richiesta dei terroristi di liberare i prigionieri del Boko Haram. Secondo Sky News, che cita fonti di intelligence, il governo nigeriano avrebbe stabilito un “contatto indiretto” con i terroristi, mentre i Paesi vicini alla Nigeria, Ciad, Camerun e Niger, starebbero mettendo a disposizione immagini satellitari per trovare le giovani rapite. Ieri intanto il presidente francese Francois Hollande ha proposto di tenere a Parigi, sabato prossimo, un vertice sulla sicurezza nell’Africa Occidentale e sulla minaccia costituita da Boko Haram:Ho proposto, con il presidente nigeriano Goodluck Jonathan, una riunione con i paesi confinanti con la Nigeria” ha detto Hollande, aggiungendo che al vertice potrebbero partecipare anche rappresentanti di Stati Uniti, Gran Bretagna ed Unione Europea.

Dal 2009 sono infatti aumentati gli attacchi di Boko Haram nel nord della Nigeria, e i terroristi hanno preso di mira soprattutto chiese e scuole, oltre ad obiettivi governativi, provocando solo quest’anno oltre 1500 morti e costringendo decine di migliaia di civili ad abbandonare le loro case. Nei giorni scorsi è arrivato in Nigeria un team “di coordinamento” statunitense di circa 35 persone, un gruppo di britannici, e un gruppo francese, composto soprattutto da esperti di intelligence, ma il governo del paese africano sembra piuttosto riluttante a dare loro una piena libertà d’azione. Fonti statunitensi hanno spiegato che è comunque molto improbabile che forze speciali americane possano partecipare direttamente ad un’eventuale operazione di soccorso.

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