Paura a Times Square, a New York, dove le autorità locali hanno ucciso un uomo a sangue freddo. L’uomo era stato fermato per un controllo anti-droga, ma si è dato subito alla fuga, estraendo un coltello da cucina. L’arma aveva una lama da 15 centimetri e l’uomo l’agitava fra la folla per farsi strada e scappare, ma senza prendere ostaggi. Molte fra le persone presenti a Times Square – piena di turisti – hanno ripreso la tragica scena che ha portato alla morte dell’uomo, un afro-americano di 51 anni che si chiamava Darrius Kennedy. Secondo le prime informazioni rese note, Kennedy è stato fermato mentre pare stesse facendo uso di marijuana; la polizia si è, dunque, avvicinata e l’uomo ha riposto in tasca un semplice pacchetto di sigarette, estraendo subito dopo un coltello per la paura.
La polizia pare abbia chiesto all’uomo di posare l’arma – usando anche, per sei volte, dello spray al peperoncino – ma Kennedy non ha ascoltato e ha cominciato ad allontanarsi gridando: “Prendetemi, sparatemi, sparatemi“. Così, la polizia gli ha dato retta e, invece che immobilizzarlo e renderlo inoffensivo colpendolo ad una gamba o ad un braccio, lo ha colpito a morte. Sono stati due agenti a sparargli più colpi di pistola, fino a che l’uomo non è stramazzato a terra. Inutile è stata la corsa in ospedale, dove Kennedy è stato dichiarato morto 40 minuti dopo la sparatoria.
La polizia non ha reso noto il numero dei colpi di pistola che sono stati sparati ma, secondo alcuni testimoni, si è trattato di almeno una decina di colpi che lo hanno preso dritto al torace: “Ho visto l’uomo correre con il coltello in mano. C’erano 20 o 30 poliziotti che lo seguivano e che gli urlavano “fermo, getta l’arma“, ha dichiarato un testimone, che ha visto Kennedy circondato dagli agenti. Secondo altri testimoni, l’uomo era un volto conosciuto a Times Square e chiedeva soldi ai passanti con indosso una maglietta con su scritto “Ninjas killed my family“.
Il fatto è avvenuto alle 15:00 di ieri pomeriggio, quando la piazza era piena di passanti e di turisti. Di seguito, il video tratto da YouTube.