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Monti: “Non ci sarà nessuna nuova manovra”

Monti: “Non ci sarà nessuna nuova manovra”

Nonostante le pessimistiche previsioni di Bruxelles, che prevede un calo del’1,3% del Pil italiano nel 2012, il Premier Monti ha ostentato grande calma riguardo le prossime mosse dell’esecutivo in materia finanziaria.

Difatti il Premier, durante una conferenza stampa a Palazzo Chigi, tenuta dopo un incontro con il primo ministro spagnolo Mariano Rajoy, ha rilasciato alcune dichiarazioni inerenti sia la previsione di Bruxelles, sia la politica interna del nostro paese. Ecco quanto ha affermato: “Le nuove stime del Prodotto interno lordo fatte dalla Commissione Europea non sono una sorpresa e consentono all’Italia di confermare l’obiettivo del pareggio di bilancio per il 2013. E non occorrerà una nuova manovra per conseguire questo obiettivo perchè nel pacchetto adottato in dicembre noto come Salva-Italia abbiamo tenuto conto di una previsione molto prudenziale per l’andamento del Pil”.

Monti inoltre, ha  confermato l’intendimento del Governo di focalizzare l’attenzione sull’interesse generale che sarà l’obiettivo principale perseguito dall’esecutivo. Riguardo ai due temi che stanno caratterizzando l’agenda del governo, liberalizzazioni e riforma del mercato del lavoro, il premier si è così espresso: “Ci sono modifiche che possiamo accogliere e non è detto che ogni modifica equivalga ad un arretramento, possono essere migliorative. Altre modifiche invece non potranno essere accolte e non le accoglieremo. Gli interessi delle categorie sono legittimi e il più delle volte comprensibili e che sia naturale che si cerchi di tradurli in modifiche. Tuttavia il governo, pur aperto al dialogo, è disposto ad accettare solo alcune modifiche. Il governo tiene moltissimo ed è pronto a impegnare tutto il suo credito affinchè  il risultato sia raggiunto”.

Infine, visto la presenza del primo ministro spagnolo ha parlato anche della situazione dell’Eurozona: “Credo che sia la Spagna che l’Italia facciano molto affidamento, per uscire dalla recessione, oltre che sui lavori in corso nelle rispettive case, anche nel miglioramento del condominio europeo per renderlo portatore di crescita. Una sana dose di concorrenza, ancora carente: creerebbe più imprese e posti di lavoro per i nostri giovani e abbasserebbe i prezzi”.

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