Sono stati finalmente ritrovati i corpi di Elisabetta Grande e di sua figlia Maria Belmonte, scomparse da Castel Volturno (Caserta) nel 2004. A dare la notizia del ritrovamento è stata la trasmissione Chi l’ha visto? alla quale, nelle scorse settimane, si era rivolto, come informa Il Mattino, Lorenzo Grande, rispettivamente fratello e zio delle due donne. Il ritrovamento dei cadaveri di madre e figlia ha avuto luogo dopo un’accurata ‘ispezione da parte della polizia scattata stamattina alle 8 nella villetta di via Palizzi 71, a Baia Verde.
Nella villa abita Domenico Belmonte, marito e padre delle due donne, direttore sanitario in pensione presso il carcere napoletano di Poggioreale. I resti di Elisabetta e Maria sono stati rinvenuti in un sotterraneo all’interno della villetta e sono stati ritrovati dagli agenti di polizia per mezzo di un georadar con il quale hanno scandagliato tutti i locali. I corpi delle due donne erano adagiati a terra, l’uno accanto all’altro. Sembra che nella villetta, avente un doppio accesso, nel corso degli ultimi 8 anni, siano entrate pochissime persone giacché Domenico Belmonte non aveva più rapporti con nessuno.
L’uomo è stato poi condotto presso il Commissariato di Castel Volturno per accertamenti e per l’interrogatorio, nonché sono in corso anche delle verifiche sui alcuni conti correnti bancari. Gli agenti che hanno proceduto alle perquisizioni all’interno della villetta, hanno definito le condizioni igieniche al suo interno come estremamente precarie.
Madre e figlia erano scomparse il 18 luglio 2004, ma Belmonte mai ne aveva denunciato la scomparsa sostenendo che le due donne si erano allontanate volontariamente da casa. Tuttavia, il conto corrente di Elisabetta Grande era rimasto completamente intatto, con la pensione che si era accumulata fino a raggiungere i 145mila euro. Così, come la Citroen verde della donna è sempre rimasta parcheggiata nel vialetto di casa. Il tutto è rimasto praticamente invariato per anni fino a quando, nell’agosto scorso, Lorenzo Grande, non ha sporto denuncia portando alla luce un mistero che dev’essere però in gran parte ancora svelato.