Legata e incaprettata: è morta così, in un appartamento di Milano, vittima di un delitto di impronta sadica. È accaduto a una donna di colore, il cui corpo è stato rinvenuto per caso, con le mani e i piedi legati, il corpo a pancia in più e ricoperto di pezzi di stoffa, la testa chiusa da un sacchetto di plastica, tutti gesti che stanno orientando gli inquirenti verso una pista dal sapore sadico.
Il ritrovamento è stato casuale: la polizia ha infatti fatto irruzione nell’appartamento di piazzale Lagosta in seguito all’arresto, nel tardo pomeriggio di ieri, di Vincenzo Vergata, italiano 56enne con precedenti per droga e reati contro il patrimonio, che aveva appena concluso una rapina al supermercato Simply di via Lambertenghi.
Gli agenti avevano trovato addosso all’uomo della droga e una bolletta con l’indirizzo di residenza della casa di piazzale Lagosta, l’abitazione dell’uomo, e un mazzo di chiavi. Entrati nell’appartamento i poliziotti si sono trovati davanti la scena raccapricciante: la donna era appunto stata incaprettata e gettata a terra, la testa chiusa nel sacchetto.
Forse un omicidio che porta con sé le tracce di “una sorta di rituale sadico”, o forse un delitto a sfondo sessuale. Al momento l’uomo è stato fermato per la rapina che ha commesso, e sono in corso ulteriori indagini. Nel suo appartamento c’era anche un biglietto aereo per Istanbul con partenza prevista per il 27 novembre.