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Milano: ragazza cinese trovata morta in casa

Milano: ragazza cinese trovata morta in casa

Presunto omicidio a Milano. Una ragazza cinese è stata trovata morta in un appartamento di viale Jenner. Il corpo senza vita della giovane è stato trovato nel suo appartamento preso in affitto. A scoprire il cadavere è stato il proprietario dell’appartamento, anche lui cinese.

La ragazza, ventenne, è stata trovata  seminuda, con evidenti segni di strangolamento sul collo. Sul posto sono intervenuti il medico legale e i carabinieri. Pare che la giovane si prostituisse. Ancora da chiarire la dinamica dei fatti e i tempi del delitto. Infatti, anche la data dell’omicidio non è sicura, anche se il ritrovamento del cadavere è avvenuto nella tarda sera, dalle prime analisi la morte dovrebbe essere avvenuta almeno un giorno prima.

Il proprietario, ha spiegato agli inquirenti che è venuto a conoscenza della morte delle ventenne perchè aveva provato a contattare al cellulare la donna con cui aveva un appuntamento. Visto che la giovane non rispondeva alle chiamate, ha deciso di utilizzare il duplicato delle chiavi per entrare in casa e capire cosa fosse successo, lì ha dovuto constatare la triste sorpresa.

Sul movente gli investigatori non sono comunque ancora in grado di sbilanciarsi perché il medico legale  ha sciolto la riserva sull’omicidio solo intorno alle 20 di ieri. A raccontare qualcosa in più sulla vita della cinese saranno soprattutto i tabulati telefonici e i testimoni e le immagini sequestrate.

Infatti, i militari del Nucleo investigativo hanno sequestrato le immagini delle telecamere posizionate vicino all’ingresso del palazzo al civico 46. L´appartamento era in ordine, nessuna traccia di colluttazione, sulla porta non ci sono segni di scasso. L´ipotesi al vaglio degli inquirenti è che la donna sia stata uccisa da un cliente.

Già ascoltati dai carabinieri alcuni residenti del civico 46 di viale Jenner. Un vicino di casa racconta che la donna abitava sola in un appartamento molto grande: “Non la sentivo da due giorni  poi ho saputo quello che è successo. Glielo dicevo sempre che era pericoloso far entrare in casa estranei”.

 

 

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