Lui si chiama Alessio Figalli, ha 34 anni, ha studiato nella Scuola Normale di Pisa ed è il primo italiano, dopo 44 anni, a conquistare la Medaglia Fields, praticamente l’equivalente del premio Nobel per la matematica, il più ambito riconoscimento nel settore.
Il giovane Figalli ha individuato in un’equazione la chiave per prevedere il movimento delle nuvole che è regolato dagli spostamenti di miliardi di particelle di vapore risolvendo il quesito su cui ha impostato la maggior parte della sua carriera scientifica e i cui studi erano partiti molto da lontano.
Figalli è riuscito ad applicare uno dei problemi matematici più classici, quello del trasporto ottimale, in un campo nuovo individuando come le bolle di sapone siano il modello che ha aiutato a capire come riuscire a contenere un volume preciso in uno spazio tridimensionale e nel modo più economico possibile.
Era stato un altro italiano, Ennio De Giorgi, negli anni Cinquanta ad affrontare un. problema del genere dimostrando anche che la sfera è la forma migliore per racchiudere un determinato volume, ma è stato Figalli però a compiere il peso successivo intervenendo sulla stabilità di questi oggetti per capire come nella vita reale le bolle di sapone siano soggette a forze esterne che possa influenzarne la forma.
Figalli spiega che per riuscire a individuare il cambiamento della bolla di sapone deformata da forze esterne ha pensato a questi oggetti come a composti di particelle per capire come trasformare le particelle della prima sfera in quella deformata e in pratica applicando la tecnica grazie alla quale si riesce a individuare e interpretare i fronti atmosferici su larga scala.
Figalli conferma che le nuvole vengono fotografate in periodi ravvicinati e visto che sono composte da vapore acqueo è necessario capire come le particelle si siano mosse da una parte all’altra. La teoria di Figulli è stata applicata per risolvere equazioni delle meteorologia anche se per l’applicazione diretta saranno necessari anni.
Questo premio mi dà tantissima gioia, è qualcosa di cosi grande che mi risulta difficile credere di averlo ricevuto. È un grande stimolo per il futuro, che mi motiverà a continuare a lavorare nei miei settori di ricerca per cercare di produrre studi di altissimo livello.
Ha confermato via Ansa Alessio Figalli in merito all’assegnazione della medaglia Fields.
Dopo aver iniziato il dottorato alla Normale a soli 23 anni, Figalli dal 2016 è docente al Politecnico di Zurigo.
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