Studenti oggi alle prese con la terza prova dell’esame di Maturità. Dopo il compito d’italiano, con tracce a scelta uguali per tutti gli istituti scolastici, e la seconda prova, caratteristica per ogni indirizzo scolastico, per i quasi 500 mila maturandi è la volta della terza prova scritta, il temuto quizzone multidisciplinare, predisposto da ogni singola commissione d’esame su 5 materie dell’ultimo anno. Per ogni materia i ragazzi dovranno rispondere a domande a risposta multipla o aperta. Pubblicati poi i risultati delle prove scritte a fine mese, ai primi di luglio cominceranno gli esami orali.
La terza prova è oggettivamente temuta da gran parte degli studenti, ma non da tutti. Perché, in ogni caso, alcune commissioni sarebbero benevole e anticiperebbero ai ragazzi almeno i nomi delle 5 materie oggetto del quizzone, per dar modo ai ragazzi di focalizzare i propri studi, nei pochi giorni intercorrenti tra la seconda e la terza prova, sugli argomenti di quelle materie.
Questo perlomeno, secondo quanto anticipato dal sito skuola.net che ha anche effettuato un sondaggio al quale hanno partecipato 800 studenti e dal quale è emerso che alcuni studenti conoscono già non solo le materie, ma anche qualche domanda oggetto della prova. Uno studente su tre, ha dichiarato invece di conoscere solo le materie oggetto del quizzone, ma non le domande. Il 45% è all’oscuro, invece, di tutto, così come dovrebbe essere. Sempre secondo i dati a disposizione del sito, anche nel 2011 solo il 40% degli studenti ignorava le materie oggetto della terza prova d’esame.
E qui nascono le disparità. Per eliminarle, il sito, specializzato su argomenti scolastici, auspica in futuro alla realizzazione di una terza prova che sia curata dall’Invalsi, che renderebbe così più omogenea la difficoltà dell’esame di Maturità in tutt’Italia, sebbene tale ipotesi trovi poco riscontro nel favore degli studenti spaventati all’idea di una terza prova uguale per tutti.