Victoria Couchman, una giovane madre di 19 anni, fu uccisa dal padre, il quale si suicidò due giorni prima del processo per l’omicidio commesso. Il cranio della ragazza é stato ritrovato dai alcuni ragazzi nei boschi di St Leonards-on-Sea, in East Sussex, in Gran Bretagna, da alcuni ragazzi che giocavano in un boschetto della zona. Né gli amici, né la famiglia avevano mai denunciato la sparizione di Victoria. Sul posto, la polizia ha ritrovato altri resti umani, tra cui il femore e il bacino della giovane. Il padre, Tony Couchman, di 46 anni, si uccise in cella prima di affrontare il giudizio della Lewes Crown Court. Sull’uomo pendeva un’accusa terribile, ossia quella di aver ucciso la figlia diciannovenne, che era una ragazza madre. Dopo tanto tempo, il medico legale ha detto che è difficile accertare le modalità della morte di Victoria, a causa della avanzata decomposizione del cadavere, ma che probabilmente, la ragazza é morta in seguito a uno strangolamento.
Il padre della Couchman avrebbe, inoltre, usato il cellulare della figlia per mandare degli sms alla madre, Masters Fiona, in cui raccontava di star bene e di aver trovato un nuovo ragazzo, col quale aveva comprato una casa. La ragazza con sé non aveva né soldi, né oggetti personali, quindi si capì subito che fosse stata uccisa e che non si trattasse di un allontanamento volontario. La polizia ha comunicato, infatti, che la ragazza, dopo la scomparsa, non ha avuto più contatti con i suoi cari e che ci fossero delle bugie e delle incongruenze nella versione dei fatti che il signor Couchman avrebbe rilasciato agli inquirenti durante gli interrogatori.
L’uomo giustificò l’assenza della figlia, dicendo che la ragazza era sparita in diverse occasioni ma che aveva sempre fatto ritorno e che era costantemente in contatto coi servizi sociali: l’uomo temeva, però, che questi ultimi gli avrebbero sottratto la nipotina, ma fonti certe avrebbero negato questa versione, dicendo che l‘assistenza sociale non aveva mai intimato l’uomo con avvertimenti del genere. Couchman padre, nel corso degli anni, aveva avuto ben undici condanne per reati minori, come furti e detenzione di armi da fuoco.