Dichiarazioni shock dagli Stati Uniti a pochi giorni dalla morte di Steve Jobs. Richard Stallman, l’informatico hippie, presidente della Free Software Foundation, non nasconde il proprio odio nei confronti del padre della Apple nemmeno nelle ore immediatamente successive al decesso che ha commosso il mondo intero.
L’hacker parla di Jobs come di un un uomo che si è battuto contro la libertà. Per l’informatico la sua creature, la Apple, è il “male supremo”, superiore dunque a Microsoft e a Facebook.
“Nessuno merita di dover morire, né Jobs, né Mr. Bill, nemmeno le persone colpevoli di mali peggiori dei loro. Ma tutti ci meritiamo la fine dell’influenza maligna di Jobs sul computing – ha scritto Richard Stallman sul proprio sito. – Purtroppo, quell’influenza continua nonostante la sua assenza. Possiamo solo sperare – ha aggiunto l’hacker – che i suoi successori, nel proseguirne l’eredità, siano meno efficaci. E comunque, sono contento che lui se ne sia andato”.