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La terribile fine di Trudie, cagnolina bruciata in asciugatrice

La terribile fine di Trudie, cagnolina bruciata in asciugatrice

Una dolcissima cagnolina è stata letteralmente bruciata viva dopo essere stata collocata in una gabbietta di essiccazione, una sorta di asciugatrice, per 20 minuti da una donna addetta alle toelettatura per cani. Trudie, un esemplare femminile di Cocker Spaniel, ha riportato ustioni e lesioni interne subito dopo essere stato messo nella gabbietta da Jo Taylor. Il contenitore è costituito da una gabbia di acciaio fissata ad un riscaldatore e coperto con un telone. Quando Taylor, che gestisce lo Yensid Dog Grooming, in Wigston, Leicestershire, ha tolto il cane di 7 anni dalla gabbietta, immediata è stata la sua corsa dal veterinario. Ma le lesioni del cocker erano troppo profonde per poterla salvare. Ieri, Taylor, 31 anni, è apparsa dinanzi alla Corte di Leicester, con l’accusa di aver causato sofferenze inutili ad un animale e di non esser riuscita a garantire il benessere dell’animale grazie alle sue cure.

Durante le udienze, Taylor, che gestisce l’attività dalla sua casa in Wigston, a Leicestershire, ha descritto ciò che era accaduto: “La cagnolina è rimasta seduta nella gabbietta per tutto il tempo ed io ero lì accanto a lei. Ha fatto un piccolo rumore di piagnucolio quando l’ho messa dentro, ma questa è cosa normale per tantissimi cani. Ha risposto alla mia voce, ma non ha fatto mosse a seguire quando ebbe finito l’asciugatura. Ho visto le ferite sulla gamba e ho pensato che il rash si fosse infiammato”. La veterinaria Emma Drabble ha riferito che a Trudie sono stati dati gli antibiotici e dell’aloe vera per alleviare il dolore, oltre ad applicare delle bende sulle sue ferite.

La sua pelle aveva cominciato quasi a sbucciarsi e le analisi del sangue che le sono state fatte hanno dimostrato che era disidratata. La sua temperatura è tornata alla normalità dopo un paio d’ore, ma l’emorragia interna purtroppo è continuata. Il veterinario e il proprietario di Trudie si sono impegnati ad evitare di prolungare le sue sofferenze e hanno così deciso di abbatterla. Taylor ha ammesso che le lesioni sono state causate mentre l’animale era presso le sue cure, ma ha detto che la gabbia rientrava nelle normali procedure di asciugatura per i cani.  Prima di ottobre, 81 cani, tra cui anche quello della stessa Jo Taylor, avevano usato la gabbietta. “Ho anche curato 100 cani dopo questo terribile incidente e non sono mai stati riscontrati problemi” ha dichiarato Taylor che ha anche aggiunto di aver messo il suo animale domestico nel dispositivo per 70 minuti senza effetti dannosi.

Il magistrato Peter Tyler ha asserito: “Per noi è difficile accettare l’evidenza che il cane, Trudie, sia stata effettivamente controllata minuto per minuto. Le lesioni sono state causate durante il processo di essiccazione. Ha fallito nel suo dovere di tenerla al sicuro”. La donna è stata rilasciata con la condizionale e  condannata a pagare 350 sterline di spese processuali. Dopo il processo, il proprietario di Trudie Maureece Sarell, 55 anni, ha dichiarato: “Per me è cosa davvero vergognosa che sia stata lasciata in quella scatola senza controllo”. 

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