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La difficile situazione dei risarcimenti da incidenti stradali

La difficile situazione dei risarcimenti da incidenti stradali

Il cosiddetto “pianeta assicurazioni” continua a sorprendere, ovviamente in negativo. Alcune inchieste recenti hanno dimostrato come i risarcimenti vengano oltremodo contestati e ritardati, oppure si tende a cercare di chiudere il discorso proponendo cifre al ribasso non idonee a risarcire il torto subito, senza prevedere alcun risarcimento per danno biologico, patrimoniale, alle spese necessarie per le cure, l’assistenza personale e i danni riflessi, relativi ai congiunti della vittima.

Nel caso di disabilità, anche permanente, spesso le compagnie assicurative tendono a creare ritardi sulle visite mediche e prolungare i risarcimenti con estenuanti contrattazioni per i risarcimenti, che potrebbero quantomeno restituire un sorriso a coloro che hanno visto la propria vita profondamente rovinata a seguito di un gravoso incidente.

Recentemente ha fatto molto discutere il caso segnalato  dal Direttore Generale della Professional & Partners Group, Raffaele Gerbi, nei confronti della Vittoria Assicurazioni, per i risarcimenti di Agron Beqaj e di Andrea Tommaselli, entrambi vittime di incidenti stradali.

Agron Beqaj, kosovaro 23enne, viene travolto alla guida della propria Golf da una Mercedes. Nell’incidente muore la compagna, ma sopravvive il figlio di appena nove mesi. Lui subisce gravi danni fisici, la visita collegiale gli assegna 80 punti su 100 di invalidità permanente. La Vittoria Assicurazioni nega a Beqaj il previsto risarcimento, e pone una serie di incredibili contestazioni immotivate. Propone infine una somma di appena superiore ai 40mila euro, dieci volte più bassa di quella prevista dalle tabelle applicabili, ed omettendo di applicare alcun risarcimento ad un minore, di appena un anno, privato della madre e con un padre invalido.

Con  l’intervento della Professional & Partners Group, Raffaele Gerbi, il risarcimento è oggi arrivato a 500.000 euro, ma il danno complessivo è ancora molto superiore:  Beqaj, è giovane e avrà bisogno di assistenza continua 24 ore al giorno per il resto della sua esistenza.

Andrea Tomaselli, di anni 46, ha da un colpo di sonno sul Raccordo Anulare di Roma ed ha un incidente con la sua Hyundai, che lo vede urtate il guard rail. Anche se rimane illeso, scende per segnalare la propria presenza in terza corsia e viene travolto da una Audi A3 che sopraggiunge ad altissima velocità. Nonostante gravissimi problemi fisici causati dall’incidente, la Vittoria Assicurazioni nega ogni risarcimento, accusando l’incidentato di non aver indossato il giubbotto catarifrangente e non aver apposto il triangolo. Ma come era possibile mettere in atto queste procedure solo pochi attimi dopo aver subito l’urto con il guard rail?

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