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Italia: l’e-commerce in crescita del 78%

Italia: l’e-commerce in crescita del 78%

Lo shopping online non si ferma, tanto da registrare un aumento del 58% dell’e-commerce globale nel primo trimestre del 2021, contro il 17% del primo trimestre 2020. Per quanto riguarda il panorama italiano la crescita raggiunge il 78%, permettendo al paese di raggiungere il quarto posto dopo il Canada, l’Olanda e il Regno Unito. Secondo i dati del primo trimestre dello shopping Index, ovvero il report trimestrale fornito da Salesforce, l’Italia ha superato di netto il tasso di crescita del primo trimestre 2020, che raggiungeva il 26%.

Quali sono i settori più in crescita grazie all’online

Come visto, l’e-commerce è stato particolarmente avvantaggiato dalla crisi sanitaria e il conseguente lockdown. Le restrizioni e l’isolamento hanno spinto gli italiani a rivolgersi all’online per effettuare i propri acquisti, in molti casi anche cambiandone le abitudini. Infatti, la riapertura difficilmente porterà a una diminuzione delle vendite online previste per le prossime settimane, proprio perché molti italiani che prima non erano abituati all’acquisto digitale ora lo utilizzano di frequente. Molti rivenditori “tradizionali”, quindi, hanno incrementato la loro presenza online così da offrire un’esperienza che integri quella già presente sul territorio e che si adatti ai nuovi percorsi di acquisto virtuali. Tra i settori che hanno principalmente beneficiato del boom troviamo al primo posto il food delivery, come dimostrato dall’Ipo di Deliveroo presso la borsa di Londra, con una richiesta di quotazione iniziale di 7 miliardi di sterline.

Si sta formando quindi una maggiore fiducia nei confronti dell’acquisto digitale e questo coinvolge moltissimi ambiti diversi. Accanto al food è presente anche il settore farmaceutico, che, proprio grazie all’e-commerce, ha permesso agli italiani di reperire facilmente i farmaci da banco online oltre i prodotti di cosmesi e profumeria. Accanto troviamo altre categorie di prodotti, come gli articoli sportivi (101%), gli elettrodomestici (96%) e le borse di lusso (95%).

Inoltre, altro dato chiave da tenere presente è il traffico generato da mobile. Con un aumento di 3 punti in percentuale da fine 2020 (21%) a inizio 2021 (24%). Il traffico generato da pc, al contrario, risulta dimezzato, passando dal 40% al 20%.

Una crescita che non intende fermarsi

Le abitudini di spesa formatesi durante il 2020 non intendono sparire, anzi è necessario per i rivenditori pensare a un nuovo modello di vendita, aggiungendo a quello già presente il digitale, fondamentale per un’esperienza di acquisto nel 2021 come dimostrano alcuni casi. I negozianti hanno ben saputo rispondere alle nuove esigenze, adottando nuove tecniche di vendita mai prese in considerazione prima, come il ritiro in negozio o tramite punti di raccolta. I dati raccolti finora sul primo trimestre sono il segnale che i rivenditori dovranno continuare a investire nel digitale, ri-organizzando l’esperienza nel punto vendita. L’obiettivo è quello di creare un equilibrio tra le due esperienze per soddisfare le esigenze di tutti i consumatori.

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