“Amor omnia vincit” declamva Virgilio. Spesso purtroppo però non è così.
Siamo in Iran, dove una storia d’amore è finita in tragedia a causa dell’oppressione del regime iraniano che continua da decenni. La coppia in questione Nahal Sahabi 28 anni, ed il suo fidanzato di 22 Behnam Ganji, erano stati portati poche settimane fa nel carcere di Evin, il penitenziario di Teheran.
I due giovani erano una coppia di blogger simpatizzante della rivoluzione del 2009, la cui colpa era quella di “vantare” tra le proprie amicizie, quella con un attivista anti Ahmadinejad, Koohyar Goudarzi. Costui, era stato fermato già diverse volte per proteste contro il dittatore iraniano ed era ricercato dalla polizia che ha fatto irruzione nel suo appartamento e l’ha arrestato insieme a Behnam, suo amico, che era con lui in casa.
La polizia avrebbe usato contro il 22enne ogni sorta di violenza per estorcergli una falsa confessione sul fatto che Goudarzi facesse parte di un gruppo rivoluzionario, cosa che in Iran rappresenta un crimine molto grave.
Dopo essere stato rilasciato, Behnam è caduto in uno stato di profonda depressione, sino a quando non ha deciso di togliersi la vita condei tranquillanti. La fidanzata Nahal, arrestata anch’ella, in preda al dolore della perdita del suo amato, si è tolta la vita, seguendo il suo fidanzato. Come Romeo e Giulietta, oppressi dalle famiglie.
Prima di compiere l’estremo gesto, Nahal ha pubblicato sul suo blog un invito al suo amato per ballare insieme un’ultima volta.
Noi siamo sicuri invece che adesso balleranno insieme per sempre.