Trending
{"ticker_effect":"slide-h","autoplay":"true","speed":3000,"font_style":"normal"}
Intenzioni di voto: crolla Pdl, il centrosinistra in testa

Intenzioni di voto: crolla Pdl, il centrosinistra in testa

L’aumento delle imposte, i sacrifici richiesti per l’ennesima volta ai futuri pensionati, la crisi economica, il rischio bancorotta dell’Italia, la disoccupazione, ma anche i guai giudiziari. Tutti questi elementi hanno fatto sì che precipitasse la fiducia nel governo e dunque nei partiti che lo sostengono. Se si votasse oggi, vincerebbe il centrosinistra. A dirlo è Ipr Marketing, che ha appena diffuso i dati del sondaggio effettuato l’altro ieri e che ha coinvolto un campione di mille Italiani.

Il Popolo delle Libertà, se le elezioni si svolgessero adesso, prenderebbe appena il 26,5% dei voti. La Lega Nord, sempre più appiattita sulle posizioni di Silvio Berlusconi, si ferma al 9%. Gli altri partiti di centrodestra, sommati, arrivano al 2%.

Il Partito democratico diventa il primo, con il 27% delle preferenze. Bene Sinistra e Libertà, al 7,5%, mentre non decolla l’Italia dei valori, che si ferma al 6%. Gli altri partiti che appoggerebbero un eventuale candidato unico del centrosinistra arrivano al 3,5%.

Nel terzo polo l‘Udc è al 7%, Fli è al 3,5%. Non male il dato del Movimento 5 Stelle, quello di Beppe Grillo: lo voterebbe il 3,5% degli Italiani.

Venendo ai dati di coalizione, salta subito all’occhio il netto vantaggio di un centrosinistra che si presentasse unito: avrebbe il 44% dei consensi. Il centrodestra berlusconiano è molto lontano e si attesta al 37,5%. Il terzo polo non riesce a decollare e si ferma al 13%. Ma se presentasse Luca di Montezemolo come candidato premier, la percentuale potrebbe aumentare.

Lascia un commento