Quest’anno, l’influenza che ci attende sarà più aggressiva del solito e farà la sua comparsa con due nuovi virus che, secondo gli esperti, si andranno ad aggiungerere a quello già conosciuto del 2009. Come ogni anno, dunque, fra pareri medici contrastanti, gli esperti consigliano la vaccinazione delle categorie più deboli.
Il presidente dell’AMCLI, all’AGI, ha dichiarato: “Ci si aspetta, quindi, una stagione influenzale meno mite e più complessa rispetto a quella dei 2 anni scorsi e richiederà un’attenzione maggiore alla vaccinazione da parte delle categorie deboli“, ha spiegato Pierluigi Clerici, parlando dei due nuovi ceppi – uno di tipo B ed uno di tipo A/H3N2 – che si aggiungeranno a quello del 2009, AH1N1.
“Dopo l’anno della pandemia, abbiamo avuto due stagioni influenzali relativamente più tranquille, poichè hanno circolato gli stessi ceppi virali e, quindi, la composizione del vaccino è rimasta uguale. Nel corso degli ultimi mesi, le organizzazioni sanitarie mondiali hanno effettuato indagini e rilevazioni per identificare i possibili ceppi dell’influenza che ci affliggeranno nel corso del prossimo Inverno e gli strumenti per proteggere la popolazione debole“.
Ha concluso Clerici. L’identificazione dei ceppi avviene in 100 paesi che collaborano fra di loro, raccogliendo virus dai pazienti ed inviandoli a 5 laboratori specializzati che si trovano ad Atlanta – Georgia, negli USA – Londra, Melbourne, Tokyo e Pechino. Una volta che vengono identificati, gli scienziati si concentrano sul modo in cui i virus sono passati da un emisfero all’altro, analizzando il tipo di circolazione; così, si arriva ad un’approssimazione di quali saranno i ceppi protagonisti della stagione fredda e su quali di essi preparare il vaccino.