Questa notte, il palermitano è tornato a bruciare, non aiutato dal grande caldo e dallo scirocco che sta soffocando la città. Stanotte, fiamme altissime hanno inghiottito decine di ettari di bosco in una delle aree del parco delle Madonie: un incendio di proporzioni vastissime è divampato nella zona tra Gibilmanna, Ferla e Campella e ha minacciato le abitazioni dei residenti, che sono state evacuate.
Oltre 100 persone hanno passato la notte circondate dal fuoco, mentre i Vigili del Fuoco e la Forestale cercavano di domare le fiamme, che hanno raggiunto i 5 chilometri. Il sindaco di Cefalù, Rosario Lapunzina, ha dichiarato lo stato di emergenza: “Aiutateci, siamo circondati dalle fiamme“, aveva detto, chiedendo l’aiuto del prefetto Umberto Postiglione perché inviasse l’esercito per cercare di far fronte all’avanzare delle fiamme.
Sul posto, le squadre antincendio hanno lavorato per tutta la notte, ma il fuoco ha raggiunto anche l’Osservatorio Geofisico. A causa del forte vento, l’incendio è sceso fino a raggiungere una zona abitata nei pressi di contrada Kalura; per questo motivo, pare che gli elicotteri inviati non abbiano potuto lavorare ed il Canadair arrivato ieri sia stato, addirittura, richiamato a Roma:
“Ci sono delle precise responsabilità, bastavano alcuni lanci e l’incendio sarebbe stato spento. Denuncerò questi irresponsabili che hanno ordinato al pilota del Canadair di rientrare a Roma per non pagare qualche ora di straordinario“.
Ha denunciato, con le lacrime agli occhi, il sindaco. Stamattina, Cefalù – ed anche Palermo – si sono svegliate ricoperte dalla cenere: giardini, strade, macchine ingrigite dalla cenere piovuta dal cielo. Al momento, gli elicotteri della Forestale, i Canadair, i Carabinieri e gli agenti della Polizia si trovano nei pressi dell’incendio per cercare di risolvere al più presto la drammatica situazione. Secondo le prime informazioni, pare che l’incendio sia di origine dolosa.
Nel pomeriggio di ieri, un altro incendio – di origine dolosa anche questo – è divampato nei pressi di San Mauro Castelverde – tra le contrade Palminteri, Parrinello, Batia e Cirrito – raggiungendo anche il bosco della Tardara. Il fumo è stato visibile a decine di chilometri di distanza, raggiungendo persino l’autostrada Palermo-Messina, che è rimasta chiusa alle 15:00 per un’ora.
“Dopo l’ennesimo incendio che quest’anno ha messo in ginocchio il territorio di San Mauro, mi unisco all’appello del sindaco di Cefalù nel chiedere la presenza dell’esercito nel territorio“.
Queste le parole del parroco di San Mauro Castelverde. Lo scorso mese, il capoluogo siciliano ed i suoi comuni erano già stati messi alla prova dai numerosi incendi divampati e dai molti cassonetti della spazzatura dati alle fiamme.