L’accusa è di quelle infamanti. “Molestie su minori, in quanto in più occasioni commetteva atti sessuali con una bambina di anni 6, approfittando del rapporto di convivenza con la stessa”. Con questo pesante capo d’accusa è finito in carcere M.G.K. nato il 1991 in Ghana, nullafacente. Il fermo dell’uomo è stato operato da operatori dell’ufficio Sicurezza, Nucleo Problematiche del Territorio della Polizia municipale, su mandato della Procura della Repubblica di Modena.
Il procedimento fu attivato alcuni mesi fa, grazie alla segnalazione presentata dai dirigenti della scuola primaria cittadina frequentata dalla bambina. La segnalazione arrivò sul tavolo della Procura del Tribunale dei minori di Bologna che la trasferì alla Procura ordinaria di Modena la quale, per le indagini, incaricò il Nucleo della Polizia municipale, ufficio che da anni si occupa di questi fenomeni.
Le prime indagini degli agenti di via Galilei si indirizzarono subito sul fratello della bambina, di pochi anni più vecchio, perché anche il ragazzino aveva manifestato il suo disagio alle insegnanti dopo aver subito abusi da uno “zio” convivente. Le indagini hanno quindi consentito di accertare che M.G.K. non era uno “zio”, ma un fratellastro dei due minorenni molestati in quanto il padre lo aveva avuto da una precedente relazione.