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Giallo sulla morte del giornalista Tg5, spunta un nuovo documento

Giallo sulla morte del giornalista Tg5, spunta un nuovo documento

Si infittisce sempre di più il mistero riguardante la morte del caporedattore del Tg5 Andrea Pesciarelli.  Il legale che difende gli interessi della famiglia ha chiesto il sequestro del documento che denuncia l’incidente.

L’ex giornalista Mediaset, è deceduto in seguito ad un incidente lo scorso 8 ottobre, schiantandosi con il suo scooter contro un albero sul Lungotevere a Roma. L’avvocato Roberto Ruggiero,   ha presentato un’istanza alla procura di Roma per chiedere il sequestro di una denuncia di sinistro, con la relativa  richiesta di risarcimento danni, recapitata a Pesciarelli, che riguardava un incidente che vedeva convolto lo scooter del notista politico, accaduto proprio la sera in cui è morto.

A presentare la denuncia sarebbe stata proprio la donna che al momento è indagata per omicidio colposo ed omissione di soccorso. La donna aveva dichiarato agli inquirenti che quella notte aveva assistito come testimone all’incidente, ma che si era allontanata nel momento in cui è arrivata l’autombulanza. E quindi ora questa nuovo elemento “misterioso” per questa triste vicenda, con la richiesta del risarcimento per un incidente, che basandosi su quanto ha affermato la donna, non sarebbe mai avvenuto.

Ecco la versione del legale che tutela gli interessi della famiglia del giornalista di Mediaset: “Non potrà sfuggire l’estrema delicatezza della vicenda in considerazione della coincidenza temporale della denuncia in questione la quale, laddove fosse riscontrata, comporterebbe valutazioni di rilevanza penale in relazione alla dinamica del sinistro raffrontata con le dichiarazioni di estraneità sin qui rese all’autorità giudiziaria dal conducente del veicolo. Una coincidenza temporale sconcertante, sembrerebbe che, contestualmente all’incidente mortale, un qualcuno/a possa aver fatto una denuncia di sinistro che, alla luce di quanto accertato successivamente, troverebbe giustificazione in una eventuale ipotesi di depistaggio”.

Questa invece la risposta riferita all’istanza presentata dall’avvocato Ruggiero, del legale che cura gli interessi della donna: ”La ricostruzione dei fatti avanzata è totalmente infondata. A seguito dell’apertura di un procedimento penale a carico della mia assistita, ne abbiamo dato formale comunicazione alla Unipol. Ovviamente non vi è stata da parte nostra alcuna richiesta risarcitoria, ma solo una doverosa informativa alla compagnia di assicurazione sugli atti processuali notificatici”.

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