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Genovese, slitta il voto sull’arresto. Scontro alla Camera Pd-M5S

Genovese, slitta il voto sull’arresto. Scontro alla Camera Pd-M5S

E’ polemica alla Camera tra Pd e Movimento 5 Stelle sul voto riguardante la richiesta d’arresto nei confronti del deputato Pd Francantonio Genovese, accusato dalla procura di Messina di associazione a delinquere, peculato, riciclaggio e truffa, voto che potrebbe slittare a dopo le elezioni europee. La Camera, infatti, ha respinto, alla fine, le richieste del Movimento 5 Stelle, sia quella di far saltare tutti gli ordini del giorno (gli stessi grillini avevano ritirato molti dei loro sul dl Lavoro) per arrivare subito al voto sulla richiesta d’arresto del deputato dem0cratico, sia quella di proseguire con una seduta fiume per arrivare ugualmente al voto su Genovese.

E’ stato quindi rinviato a questa mattina dalle 9.30 il voto riguardante il disegno di legge sul lavoro, e a seguire si terrà una conferenza dei capigruppo che deciderà se proseguire con il voto sull’autorizzazione all’arresto del parlamentare o esaminare il disegno di legge Lupi sulla casa. Probabilmente, anzi, secondo fonti della maggioranza, verrà data la precedenza al decreto sulla casa, approvato ieri in Senato e già in calendario ieri sera alle 20.30 alla Camera. Il decreto, infatti, scade il 27 maggio, ma la prossima settimana vi sarà un stop dei lavori parlamentari per gli ultimi giorni di campagna elettorale. Una parte del Pd, inoltre, teme che il M5S possa tessere un tranello ai danni dei democratici, e, approfittando del voto segreto, votare conto l’arresto di Genovese, per poi addossarne la colpa al Pd, nel quale comunque vi potrebbero essere dei voti contrari.

Sia Pd che M5S sarebbero favorevoli al voto palese, ma Forza Italia intende chiedere il voto segreto, che può ottenere facilmente, visto che bastano solo 30 voti. Intanto il leader del M5S Beppe Grillo, dal suo blog, ha postato un video in cui è tornato all’attacco sul caso Genovese: “Attenzione! C’è un potenziale latitante che si aggira per l’Italia. Si chiama Francantonio Genovese. Non lasciatelo fuggire. Lanciamo un appello alle forze di polizia, tenetelo d’occhio”. Genovese, aggiunge Grillo, “è un deputato del Pd, e da due mesi la magistratura chiede il suo arresto. Il suo partito gli ha già dato due mesi per inquinare le prove e per reiterare il reato e ora vuole rinviare il voto sul suo arresto a dopo le elezioni europee”.

E’ proseguito, intanto, alla Camera, l‘ostruzionismo di Sel sugli ordini del giorno riguardanti il decreto Lavoro, per il quale il M5S ha accusato il partito di Vendola di fare da “stampella” del Pd per far slittare anche l’arresto di Genovese. Accuse a cui ha replicato la vicepresidente dei deputati di Sel Titti Di Salvo: “Da mesi, prima alla Camera poi al Senato e ora di nuovo alla Camera, stiamo conducendo una battaglia per modificare in meglio il decreto Poletti. Una battaglia per i lavoratori, i precari e i disoccupati”.

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