Un percorso magico, dal panorama mozzafiato, ma che si rivela nuovamente teatro di una tragedia. Si tratta della Via dell’Amore, il celebre tragitto delle Cinque Terre, lungo poco più di un chilometro, a picco sul mare tra le località di Riomaggiore e Manarola. È qui che sono rimaste ferite, l’altro ieri, quattro turiste australiane, di cui una in modo grave, in seguito a una frana.
Un masso enorme, pesante alcune tonnellate e grosso tre metri cubi, è infatti franato, seguito da altre pietre più piccole, dalla parte più alta della collina precipitando sul sentiero e investendo le quattro donne. Il masso è rimbalzato sulla rete in acciaio, ha scavalcato la protezione di ferro ed è precipitato sul sentiero che ogni anno viene percorso da oltre 2 milioni e mezzo di turisti italiani e provenienti da ogni parte del mondo.
In quel momento, erano proprio lì sotto quattro turiste di origine australiana. Tre di loro sono rimaste ferite leggermente, una quarta, invece, è stata scaraventata di sotto, superando la ringhiera, finendo in un terrapieno e rompendosi il bacino, ma fortunatamente la sua caduta è stata attutita da alcuni arbusti che l’hanno trattenuta, altrimenti sarebbe precipitata per venti metri sugli scogli.
La turista che ha riportato i danni maggiori ha 61 anni e si chiama Judy Greig: è rimasta schiacciata dal masso e ha riportato fratture gravi al bacino e alla testa, è stata subito trasportata dai vigili del fuoco al pronto soccorso del San Martino, spaventata ma senza mai perdere coscienza, le hanno asportato la milza ma non è in pericolo di vita.
“Sono viva per miracolo, me la sono vista brutta”: ha raccontato la turista alla squadra dell’elisoccorso. “Stavamo facendo una passeggiata – ha detto al medico dell’elisoccorso, Giovanni Palermo – quando hanno iniziato a cadere pietre e massi. E’ stato un incubo”.
Un’escursione che si è trasformata in un incubo, e che preoccupa gli abitanti della zona e le istituzioni locali, specialmente perché la frana è avvenuta non a causa di precipitazioni. La drammatica vicenda, inoltre porta alla memoria il tragico 25 ottobre 2011 quando una pioggia ininterrotta per 6 ore ha causato l’alluvione dello spezzino che ha provocato 12 morti, 400 sfollati e danni per decine di milioni di euro (Nella foto, la devastazione a Monterosso il 25 ottobre 2011).