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Fiducia nel prossimo? La si acquisisce entro il primo anno e mezzo di vita

Fiducia nel prossimo? La si acquisisce entro il primo anno e mezzo di vita

Di solito siamo abituati a pensare che il comportamento e la personalità delle persone vengano forgiati nel corso del tempo, in base alle molteplici esperienze della vita, con l’educazione e con quel qualcosa di personale ereditato magari geneticamente. Tutto vero, per quanto riguarda una parte non trascurabile del nostro vissuto da adulti… ma la spina dorsale del nostro modo di fare si forma in età davvero precoce, entro il primo anno di vita il nostro modo di approcciarci agli altri ed al mondo è già bello e fatto!

Questo è quanto emerge da uno studio pubblicato su “Current Directions in Psychological Science“, che ha svolto studi longitudinale su 75 bambini di madri a basso reddito analizzati fino ai 30 anni. In particolare è la relazione con la madre, che fino ai primi 18 mesi determina l’atteggiamento del bambino e la futura fiducia nelle persone nel prossimo. Se la madre si dimostra amorevole e fiduciosa così sarà il bambino, se invece è scostante e fredda, il bambino diventerà similmente meno estroverso e disponibile a stare con gli altri.

Insomma, prima di riuscire a ricordare, parlare o anche solo comprendere certi comportamenti ed atteggiamenti interiorizziamo ad un livello così profondo le esperienze del nostro primo anno e mezzo di vita da tracciare poi l’atteggiamento di fiducia nel prossimo di un’intera vita. Jeffrey Simpson, autore della ricerca, ha così inquadrato la formazione del nostro comportamento in collaborazione con l’Università del Minnesota e dei suoi due colleghi Andrew Collins e Jessica Salvatore.

I soggetti dell’esperimento sono stati tenuti sotto periodico controllo lungo la loro vita fino ai 30 anni, uno studio dunque assai lungo, che però ha dato dei risultati interessantissimi. In particolare gli studiosi si sono interessati all’indirizzo scolastico scelto, alle loro competenze, alle relazioni coi coetanei, ai conflitti parentali e quindi a tutta quella sfera sociale in cui si esplica la personalità ed il temperamento.

Gli studi al riguardo sono già iniziati nella prima metà del novecento, con il famoso psicoanalista inglese John Bowlby, il quale studiando l’attaccamento del bambino in età precoce alla madre e gli effetti ansiogeni che ha una separazione in questa giovanissima età, fece interessanti osservazione che aiutarono molto l’Organizzazione Mondiale della Sanità a trattare il fenomeno della criminalità giovanile.

La scoperta di Simpson non è però assolutista nel collocare la formazione della capacità di fidarsi dell’essere umano nel primo anno e mezzo di vita, infatti come ammette lo stesso ricercatore: “eventi traumatici o con una forte carica affettiva possono cambiare questa tendenza, secondo i nostri dati un adulto che si fida tradito può diventare diffidente, così come un adulto che è sempre stato diffidente può imparare da un evento particolarmente piacevole a fidarsi come e più di uno che lo ha sempre fatto.”

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