Ricordate il film Un’impresa da Dio nel quale Dio ordina al protagonista di ricreare l’Arca di Noè? Qui non siamo in un film e non è Dio a chiederlo, ma il lider maximo Fidel Castro. Il piano, denominato Arca di Noè II, prevede l’importazione di 143 animali selvatici dalla Namibia, appartenenti a 23 specie. Tra questi leoni, elefanti, avvoltoi, leopardi che saranno prelevati dalla Savana a Cuba, dove saranno prima messi in un recinto in quarantena, per poi, se sopravviveranno, essere trasferiti nel Parco zoologico naturale nei pressi di L’Avana.
La struttura già ospita ben 850 animali in soli 342 ettari e la notizia di questa nuova operazione sta già mettendo in allarme gli ecologisti, enormemente preoccupati dal viaggio e dalle condizioni climatiche che gli animali saranno costretti ad affrontare. L’organizzazione ecologista NSPCA manifesta una certa preoccupazione per l’atteggiamento della Namibia nei confronti degli animali, e secondo cui: “È triste che questi animali saranno rimossi dal loro ambiente naturale e inviati in una terra straniera, dove saranno prigionieri e dipenderanno interamente dagli esseri umani per le loro necessità quotidiane”.
La Namibia si sarebbe accordata con il governo cubano per cedere gli animali del valore complessivo di 750 mila euro come donazione alla stessa Cuba, in virtù di una promessa fatta nel 2009, in occasione di una visita ufficiale. Un gruppo di scienziati cubani assisterà alla cattura dei primi 23 esemplari che raggiungeranno l’isola di Cuba per ottobre, mentre i restanti animali saranno trasferiti entro il prossimo anno.
C’è da dire che, in passato, fu proprio Fidel Castro ad essere intervenuto contro il suo peggior nemico, gli USA, scagliandosi contro le politiche del governo statunitense poco attento alle esigenze dell’ambiente, mentre stavolta sembra essere proprio il lider a non curarsi della salute di tante specie di animali destinati a soffrire per essere stati strappati per sempre al loro habitat naturale.