Sebbene idolatrato da milioni di fan in tutto il mondo, soprattutto ragazze molto giovani, esistono anche persone che davvero non lo sopportano, tanto da arrivare a pianificarne l’omicidio. Parliamo del giovanissimo cantante canadese Justin Bieber. Dana Martin, un uomo di 45 anni, in carcere dal 2000 per aver stuprato e ucciso una ragazzina di 15 anni. Dietro le sbarre, Martin ha maturato nel tempo una sorta di vera e propria ossessione nei confronti del cantante, tanto da assoldare un suo ex compagno di cella di Las Cruces in New Mexico, Mark Staake, per farlo castrare ed uccidere.
Il piano era stato organizzato con la complicità del nipote di Staake, Tanner Ruane. Zio e nipote avrebbero dovuto commettere l’omicidio in occasione del concerto di Justin Bieber che si è svolto lo scorso 28 novembre, a New York. Fortunatamente, però, le cose sono andate in maniera diversa e, sebbene non si conosca ancora il motivo, Dana Martin ha spontaneamente confessato tutto alla polizia, dichiarando di aver dato delle istruzioni per far castrare e poi uccidere l’amatissimo Bieber.
Tuttavia, sebbene rintracciati dalla polizia, né Mark Staake che suo nipote sono stati arrestati con l’accusa di tentato omicidio: Staake è stato rilasciato, mentre il nipote è stato arrestato perché su di lui pendeva un mandato di cattura. Il piano era quello di strangolare il cantante e la sua guardia del corpo con delle cravatte di cachemire, salvo poi castrarli con delle cesoie da giardinaggio, poi effettivamente ritrovate nella macchina dei due. I due complici sono stati individuati dopo l’intercettazione di alcune telefonate, in una delle quali zio e nipote facevano proprio riferimento all’omicidio. Quando le autorità del carcere hanno interrogato Dana Martin, questi, oltre a fornire tutti i dettagli del piano, ha anche consegnato una mappa nel quale era descritto, a mano, il viaggio che Staake e nipote avrebbero dovuto compiere. Justin Bieber era diventato una vera e propria ossessione per Dana Martin, che aveva anche il volto del cantante tatuato su una gamba.