Quella dei dentisti è storicamente una delle professioni meglio retribuite. Ancora oggi essere odontoiatra vuole dire avere ricavi molto ingenti, anche se gli affari non vanno più come un tempo. I ricavi complessivi sono diminuiti – stando all’inchiesta di Repubblica – del 10-20%. Il motivi? Sono molteplici. Da una parte c’è la crisi economica del paese che colpisce naturalmente i più poveri, i quali dunque non hanno abbastanza soldi per curarsi. Poi ci sono le cliniche low cost, sia italiane, sia straniere.
I dentisti che lavorano in studi privati sono, nel nostro paese, 45mila. Il loro fatturato, in media, nel 2010, è stato di 150mila euro. Nel 2011, secondo le stime fatte dalle associazioni di categoria, il giro d’affari è calato di circa un miliardo di euro. I clienti non si presentano più negli studi privati con la stessa frequenza. I pazienti sono di meno, ma il numero dei professionisti è aumentato, anche perché ci sono i dottori che conseguono la laurea all’estero e poi ottengono l’equiparazione del titolo. Quindi il lavoro è calato in maniera netta.
Molti medici si sono adeguati al mercato, facendo anche interventi di tipo estetico. Ma, stando a quanto riferisce la Repubblica, ci sono anche tanti dentisti disonesti che propongono cure che, seppur non dannose, sono di scarsa utilità.